Milano, 5.2.2015
Complessivamente, le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps nel 2014 sono oltre 272 milioni, (+8,2%) e per il quarto anno consecutivo sono in crescita. Gli andamenti delle diverse tipologie, però, sono nettamente diversificati e l’impennata della cassa straordinaria (+39,9%) appesantisce il quadro. “Aumentano le situazioni di grave crisi strutturale con forti rischi occupazionali – sottolinea Domaneschi – ed è preoccupante che da sola la cassa straordinaria valga oltre la metà delle ore richieste in Lombardia. La ripresa non arriva da sola e non c’è più tempo da perdere, bisogna intervenire al più presto”.
Si alleggerisce il ricorso alla cassa ordinaria (- 26,5%) ma aumentano le ore autorizzate per la cassa in deroga (+16,7%), con il commercio che segna un preoccupante +35,4%. Nell’artigianato, comunque sostanzialmente stabile, sono nettamente in difficoltà l’edilizia (+53,5% delle ore autorizzate rispetto all’anno scorso) e l’agroalimentare (+35,3%), mentre si registra una lieve diminuzione nella moda (-14,3%) e nel metalmeccanico (-13%) che comunque con oltre 8 milioni di ore autorizzate si conferma il ramo artigiano in maggiore sofferenza. Quanto ai territori, Mantova con un incremento del 66% delle ore autorizzate e Sondrio con un +61,6% si segnalano con le province che nel 2014 hanno pagato alla crisi il prezzo più alto. Seguono Milano (+24,2%), Lodi (+16,4%), Cremona (+14%) e Brescia (+10,4%). In controtendenza sul 2013 Como (-9%), Pavia (-7,2%), Varese (-6,72%) e Bergamo (-5%).