
Il lavoro rappresenta senza dubbio uno degli strumenti necessari per dare attuazione al diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone
E’ questo il tema al centro del convegno “Includere per crescere: costruiamo insieme un mondo del lavoro accessibile e inclusivo”, organizzato dalla CISL Lombardia per lo scorso venerdì 5 luglio, presso la sede FIT CISL Lombardia in Via Bolama a Milano



A discutere di questi delicati argomenti: Enzo Mesagna, Segretario Regionale CISL Lombardia, Margherita Fossati, PhD psicologa e psicoterapeuta Sportello disabilità “La Nostra Famiglia”, Matteo Berlanda, Presidente IAL Lombardia, Barbara Guardamagna, Segretaria CISL Pavia Lodi, Fabio Ferri, Federsolidarietà Lombardia Confcooperative, Marialaura Agosta, HR & International communication manager Danone, Silvia Gabbioneta, Country diversity and inclusion manager Nokia SPA, Fabrizio Vicari, Amministratore Delegato VGV SRL, Angelo Achilli, Presidente Regionale di FAND e ANMIC Lombardia, Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia e Sauro Rossi, Segretario Confederale CISL










“Nonostante siano passati 25 anni dalla legge 68/99, ancora oggi dobbiamo prendere atto che vi sono troppe persone con disabilità in attesa di un’occupazione: in particolare, in Lombardia sono circa 44.000 le persone disabili iscritte alle liste di collocamento mirato in attesa di un lavoro – ha commentato il Segretario Enzo Mesagna – Siamo ancora lontani dal considerare queste persone come delle opportunità per l’ azienda che, se inserite al posto giusto, possono portare valore aggiunto. In una società come la nostra, è fondamentale come organizzazione sindacale sostenere il diritto di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro abilità, a partecipare attivamente alla vita economica e sociale. Il lavoro, infatti, è uno strumento chiave per garantire autonomia, dignità e realizzazione personale, non solo come fonte di reddito, ma anche per lo sviluppo di competenze, fiducia in se stessi e relazioni sociali. L’inclusione lavorativa è una priorità, soprattutto per le persone con disabilità, e richiede risposte efficaci da parte di tutte le realtà, istituzionali e non, attraverso una pianificazione strategica concreta. La contrattazione diventa quindi uno strumento cruciale per creare le condizioni necessarie a una vera e piena integrazione lavorativa”

