Milano, 4.2.2015

La cassa integrazione straordinaria vede interessati negli ultimi sei mesi 12.690 lavoratori rispetto ai 17.091 del semestre precedente (-25,7%), ma il valore assoluto dei sospesi si mantiene molto elevato, intorno alle 30mila unità annue. Il 13,79% degli interventi di cigs è costituito dalla cassa integrazione in deroga, che cala (-39,5%) ma solo a causa della maggiore selettività dei requisiti. In lieve diminuzione anche la cassa integrazione ordinaria (-9,3%), che nel semestre interessa 22.082 lavoratori, contro i 24.348 rilevati a fine giugno. “Va osservato l’utilizzo sempre elevato di cigs e mobilità – sottolinea Alberta -, che evidenzia la persistenza della crisi di natura strutturale, con sospensioni di lungo periodo e assenza di prospettive e addirittura di drastica interruzione dei rapporti di lavoro, che complessivamente coinvolge ben 685 aziende e 18.533 lavoratori”.
Fa da controtendenza il costante aumento dei contratti di solidarietà: 47 aziende e 7.186 lavoratori in più rispetto al semestre precedente. Sono quindi ben 253 gli accordi di solidarietà stipulati negli ultimi 24 mesi, per 30.934 lavoratori, che portano a salvare oltre 9.000 posti di lavoro.
“Purtroppo persistono gli interventi di carattere strutturale, a conferma della straordinaria difficoltà in cui versa l’industria metalmeccanica – commenta il segretario generale della Fim Lombardia -. Occorre avviare al più presto un confronto in Regione sul rilancio del settore manifatturiero, per attuare strategie di sviluppo, favorire l’accesso al credito per gli investimenti industriali e le innovazioni”. “Bisogna tutelare sempre di più il lavoro – aggiunge Alberta – vincolando le imprese alla presentazione di piani sociali per l’occupazione, rafforzando adeguatamente la cassa integrazione in deroga, per assicurare protezione ai lavoratori delle piccole aziende, e favorendo l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria nelle procedure fallimentari, per consentire la continuità produttiva e il subentro di nuovi imprenditori”.