Infortuni mortali, Lombardia ancora in aumento. Cisl: non abbassare la guardia

Milano, 29.11.2019

Ancora in aumento gli infortuni mortali sul lavoro in Lombardia, in controtendenza col dato nazionale in calo. E’ quanto emerge dai dati Inail diffusi oggi. A livello nazionale, rispetto al periodo gennaio-ottobre 2018 ci sono state 49 denunce di infortunio mortale in meno: 896 contro le 945 del 2018 (-5,46%). In Lombardia, le denunce di infortuni mortali sono in aumento del 3%: 137, contro le 133 di gennaio-ottobre 2018. “Ancora una volta si dimostra che non si può abbassare la guardia. La situazione è inaccettabile, Regione Lombardia deve dare al più presto attuazione agli interventi condivisi con Cgil, Cisl, Uil – afferma Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia – sia potenziando accelerando le procedure di bando e il reclutamento del personale necessario al potenziamento degli organici Ats per le ispezioni e la prevenzione, sia attuando un corposo piano di azione formativa e la rimessa in moto degli organismi paritetici”.
Tra le province si conferma il primato primato negativo di Brescia: +61%, con 29 denunce di infortunio mortale contro le 18 dello stesso periodo 2018. Per contro, Milano Metropoli segna un calo: da 40 a 32 infortuni mortali.
Il dato relativo agli infortuni totali in Lombardia è in diminuzione dello 0,25%: da 99.531 a 99.278.
Sul fronte delle malattie professionali si rileva una stabilità: a gennaio- ottobre 2018 erano 3.439, a gennaio-ottobre 2019 3.478, con il macro settore “industria e servizi” a giocare la parte prevalente. La patologia più diffusa è quella relativa al sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, con 1.814 casi nel 2019, contro 1.855 nel 2018.

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