Infrastrutture, sindacati edili: subito un piano regionale di manutenzione

Milano, 14.3.2017
 
Occorre un piano regionale di manutenzione periodica delle infrastrutture, oltre che una normativa fiscale che imponga una quota di fatturato delle società concessionarie investita annualmente della manutenzione delle opere viarie. E’ quanto sostengono i sindacati regionali dei lavoratori edili, legno e materiali da costruzioni, Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, in una nota unitaria in cui ricordano i ripetuti cedimenti di infrastrutture: sette in tre anni, a livello nazionale, di ponti e viadotti. Sei morti e 14 feriti. E negli ultimi 10 anni i lavori di manutenzione si sono dimezzati. “Numeri che non possono essere tollerati in nessun Paese – afferma Francesco Bianchi, segretario generale Filca Cisl Lombardia -. Errori di progettazione, l’indefinita catena dei sub-appalti, la sicurezza sul lavoro vissuta come costo e non investimento, l’assenza di manutenzione delle infrastrutture, il ridimensionamento professionale delle società che progettano e realizzano le opere viarie, narrano dei diversi fattori che incidono sulla sicurezza delle opere viarie”. 
La Lombardia negli anni scorsi è stata sicuramente interessata da importanti infrastrutture stradali che hanno da una parte completato i progetti ideati anni fa e dall’altra parte che dovranno essere affiancati da opere che sviluppano il collegamento ferroviario. “Tangenziale Esterna Milanese A58, Pedelombarda, Brebemi A35, interventi sulla A8 e A9, sono infrastrutture che sicuramente hanno cambiato i collegamenti della Lombardia – afferma Bianchi – , ma non devono essere esaustivi di tutti gli interventi minori locali necessari a migliorare la viabilità giornaliera del trasposto pubblico locale”.