Intervista di Fabio Nava a Radio Marconi | “Partecipazione al lavoro”

Oggi, venerdì 23 giugno 2023, è andata in onda su Radio Marconi, nella rubrica “RadioLavoro”, l’intervista a Fabio Nava, Segretario Regionale CISL Lombardia, in merito alla raccolta firme per la Legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori nelle aziende

Di seguito dei passaggi del suo intervento:

Abbiamo in casa’ più di 9300 moduli, già vidimati dalle Corti d’Appello, che abbiamo già provveduto a distribuire alle nostre UST sui territori provinciali, per procedere con la parte pratica di firma, quindi siamo assolutamente pronti e sul pezzo. I tempi ci obbligano a correre perché con la prima firma apposta dal Segretario Generale Sbarra il 1 giugno di fatto entro 6 mesi dovremmo completare tutto l’iter

Il tentativo è quello di provare tutti insieme a rilanciare il Paese proponendo una nuova modalità di democrazia del lavoro e di politica dei redditi, provando a capire se si riesce a costruire, insieme alle forze politiche e imprenditoriali, una crescita importante e duratura, vedendo se mettendoci tutti d’accordo su un’idea, quella della partecipazione dei lavoratori, si può far ripartire il Paese. È una proposta ambiziosa, coraggiosa e culturale perché in un’era dove tutto funziona in rete, in web e in pochi passaggi, per fare una raccolta firme ci si avventura in un iter molto burocratico, ma di questo ne siamo consapevoli e pertanto andremo avanti ancor più convinti

Noi vogliamo ‘riportare alla luce’ due aspetti fondamentali: l’articolo 2 dello Statuto della CISL che sanciva oltre 70 anni fa la presa in carico della persona, da quando si attivava al lavoro fino alla sua quiescenza, presa in carico che si estendeva all’intera famiglia sottolineando come dovesse essere lo Stato ad assoggettarsi alle esigenze delle persone; a fianco all’articolo 2 dello Statuto c’è l’articolo 46 della Costituzione, che invece scriveva in modo chiaro e perentorio che la partecipazione dei lavoratori era un diritto, e mi scuserete se penso sia utile sottolineare come gli allora “Padri Fondatori” sapessero molto bene quando poter usare la parola diritto

Quello della partecipazione dei lavoratori è un modello già presente in diverse realtà, perfettamente funzionante, che ha dato ottimi risultati sia per l’impresa, sia per i lavoratori, e da qui l’obiettivo di far conoscere alla classe dirigente del Paese, alla classe politica del Paese quanto di buono è già stato fatto in Italia e provare a scommettere con loro, nel tentativo di estenderla anche a chi ancora non ne ha avuto la possibilità. Il modello di partecipazione proposto non si concentra sul concetto di penalizzazione, infatti le aziende che non volessero aderire non verranno sanzionate; la proposta si basa invece su elementi premianti per quelle aziende che vogliono fare un passo avanti sulla partecipazione dei lavoratori alla governance d’impresa, attraverso strumenti che agevolino la defiscalizzazione. Ecco perché diventa ancora più perentorio cercare di estendere queste ‘buone prassi’ che hanno dato importanti risultati per il mondo sindacale e imprenditoriale, anche alle aziende minori. Con questa importante iniziativa, La CISL vuole puntare con una prova di forte convincimento a far capire l’alto valore e la bontà della proposta sottoposta ai cittadini