Intervista di Roberta Vaia a Radio Marconi

componente della segreteria di CISL Lombardia era in onda su Marconi Radio 96,1 F.M. nel programma “RadioLavoro” per parlare del calo di assunzioni in Lombardia e i cambiamenti del mondo del lavoro.

🎤 Argomento 1: Agenda CISL in tema sanità:

“L’impegno, anche finanziario, rispetto al tema della salute è un impegno importante: abbiamo messo la salute, come Agenda di proposte CISL, prima di tutto e sappiamo che per tutto il tempo che ci rimane per utilizzare i fondi del PNRR bisogna correre coi tempi per cercare di attuare una serie di riforme che già si stavano iniziando ad attuare con la Giunta precedente; come priorità in Agenda abbiamo messo il rafforzamento della sanità territoriale: sicuramente bisognerà cercare di risolvere il problema delle liste d’attesa e quindi ridurre i tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie, oltre che decongestionare la rete di emergenza e urgenza, cercando di trovare soluzioni palliative come ad esempio per i codici bianchi e risolvere anche la questione delle RSA.”

🎤 Argomento 2: riforma sanitaria di Regione Lombardia:

“Una riforma in questo campo andava fatta perché scadevano i 5 anni di monitoraggio della passata Legge 2; in questo momento grazie ai fondi del PNRR abbiamo una possibilità in più, ma non basta aprire in parte le case di comunità: la riforma della sanità territoriale riguarda un’organizzazione differente della sanità sul territorio. A proposito di questo, siamo un po’ preoccupati per come sta procedendo l’attuazione dei distretti, che dovrebbero essere non soltanto un perimetro amministrativo, ma anche un luogo dove vengono organizzati tutti i processi di erogazione dei servizi socio-sanitari; in questo momento in tutta la regione sono stati identificati i distretti e i direttori, ma stiamo aspettando che possano cogliere a pieno il loro ruolo. All’interno del distretto ci sono le case di comunità che rappresentano una sfida molto importante: vorrei sottolineare che si chiamano ‘case di comunità’ e non ‘case della salute’ perché in quel luogo bisognerà rispondere ai bisogni sanitari, ma anche sociali della popolazione del territorio e quindi ci dovrà essere quell’integrazione, che non è avvenuta prima con la Legge 23, del sociale all’interno del tema della sanità.”

🎤 Argomento 3: aggressioni del personale sanitario:

“Quello delle violenze e delle aggressioni contro gli operatori sanitari sta diventando un’emergenza. Anche in occasione del 12 marzo (Giornata di educazione e prevenzione contro la violenza agli operatori sanitari), i dati che ha rilasciato l’Inail sono abbastanza preoccupanti: nell’ultimo triennio ci sono state in media 4 aggressioni al giorno e nella sola Lombardia addirittura 2 al giorno. Come fare a risolvere questo problema? Bisogna parlarne e discuterne insieme, decongestionare da una parte il lavoro di questi operatori decongestionando anche i pronti soccorsi e dall’altra parte richiedendo la presenza nelle strutture ospedaliere di posti di polizia che possano disincentivare queste aggressioni. Oltre a tutto questo, bisogna anche fare delle forti campagne di sensibilizzazione rivolte anche ai cittadini, per riacquistare il rapporto di fiducia con gli operatori sanitari e bisogna infine formare gli operatori sanitari per permettere loro di sapere come trattare e come difendersi dalle persone che hanno fragilità o attacchi di violenza.”

“Attualmente non ci sono ancora appuntamenti e incontri in Regione su questi argomenti, ma chiederemo al più presto di rifissare i Tavoli e di ricominciare a parlare di queste priorità”

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