Intesa sindacati e Anci Lombardia rilancia la negoziazione territoriale

Milano, 5.4.2019

Sono ben 454 gli accordi firmati con i Comuni in Lombardia nel 2018 e oltre 5 milioni i cittadini lombardi che ne hanno beneficiato. E’ il frutto del sistema di relazioni sul territorio tra enti locali e organizzazioni sindacali ormai consolidato che l’intesa siglata ieri pomeriggio da Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp Lombardia con Anci Lombardia rilancia e rafforza per il futuro. “Il protocollo è quindi un importante contributo alla costruzione di interventi e risposte ai bisogni dei cittadini lombardi, consolida il confronto sui temi del welfare, delle politiche sociali, abitative, fiscali e si orienta in modo innovativo verso l’attuazione dell’agenda urbana 2030, per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio”, commenta Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia. “Tenendo anche a riferimento il percorso per l’autonomia – aggiunge – l’intesa riconosce l’importanza del confronto tra istituzioni e parti sociali sul tema del riassetto delle competenze territoriali, quale strumento per favorire una semplificazione istituzionale ed un razionalizzazione del governo del territorio”.

I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO

Autonomia, fiscalità, welfare, politiche abitative e sviluppo sostenibile i temi al centro del protocollo d’intesa.

In tema di autonomia, Anci Lombardia e sindacati condividono la necessità di riprendere il confronto in tema di riordino degli assetti territoriali, con particolare attenzione agli obiettivi di semplificazione istituzionale e di razionalizzazione del governo del territorio. Nell’ambito delle politiche di bilancio, a fronte di una sempre crescente difficoltà degli enti locali a far fronte alle esigenze di parte corrente del proprio bilancio, il protocollo ha come priorità quella di dare voce alle istanze di Comuni e Sindacati presso le competenti istituzioni nazionali affinché ridiano ossigeno finanziario di parte corrente ai bilanci comunali.

In tema di welfare, alla luce dell’attuale fase di attuazione della Legge Regionale 23/2015, le parti ribadiscono la necessità che le Assemblee dei Sindaci e gli Uffici di Piano siano coinvolti nella programmazione e nel riordino della rete d’offerta da parte delle Ats. In materia di residenzialità per anziani fragili e i soggetti con disabilità ribadiscono la necessità di incrementare il Fondo Sanitario Regionale per garantire l’effettiva copertura delle rette e condividono l’opportunità di definire una “retta standard regionale”.

Sul fronte dell’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo, sindacati e Anci Lombardia ritengono indispensabile un monitoraggio della situazione, favorendo percorsi di inclusione sostenibile per le comunità locali per rafforzare la coesione sociale. Condivisa anche la necessità di una gestione del fenomeno migratorio in tutte le sue fasi, a partire da un sistema di accoglienza dignitosa per le persone, dal sostegno del percorso di integrazione e per la valorizzazione delle diverse culture, riconoscendone la dignità e il valore.

Chiedono inoltre l’istituzione di un Fondo unico per la non autosufficienza, a livello regionale e in via sperimentale, con lo scopo di garantire il diritto alla cura e all’assistenza di persone non più autosufficienti, favorendo l’aggregazione della domanda, l’impiego di lavoro regolare e professionalizzato.

In merito al piano triennale e annuale dell’offerta dei servizi abitativi pubblici e sociali le parti condividono la necessità di chiedere a Regione che gli Enti capofila siano messi nelle condizioni di poter assolvere al compito assegnato con strumenti e mezzi adeguati, per offrire servizi abitativi appropriati a rispondere ai bisogni di soggetti e famiglie fragili. In tema di sviluppo sostenibile, le parti si impegnano a seguire l’attuazione in Lombardia dell’Agenda urbana 2030, attraverso momenti di confronto e approfondimento anche con la finalità di poter giungere a indirizzi condivisi.

Sindacati e Anci Lombardia, infine, riconoscono l’opportunità di confermare osservatori di approfondimento, con cadenza periodica semestrale, in materia di Finanza e Fiscalità locale, Spesa Sociale dei Comuni, anche al fine di favorire un monitoraggio della programmazione sociale locale, per individuare buone prassi e sostenere un’utile diffusione sul territorio.