Intesa sul contratto delle pmi metalmeccaniche

Aumento dei minimi sul livello medio di 104 euro distribuito in 4 tranche

Milano, 28.5.2021

Contratto rinnovato per la piccola e media industria metalmeccanica, orafa ed installazione di impianti. Unionmeccanica Confapi e i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno sottoscritto l’accordo che coinvolge oltre 40mila imprese e più di 400mila lavoratori.

Il nuovo contratto, con decorrenza dal primo giugno 2021 fino al 31 dicembre 2024, prevede un aumento dei minimi sul livello medio di 104 euro che verrà distribuito in 4 tranche: 23 euro a giugno 2021 e a giugno 2022, 25 euro a giugno 2023 e 33 euro a giugno 2024. L’accordo giunge dopo solo 7 mesi dalla scadenza del precedente contratto.

“Un’accelerazione condivisa e resa necessaria per dare certezze alle imprese e ai lavoratori, che devono affrontare le gravi conseguenze della crisi pandemica e una difficile ripresa. In definitiva un rinnovo che ha visto sin da subito la condivisione di una ‘nuova filosofia’ delle relazioni industriali, basata non solo sulla dimensione economica del rapporto di lavoro, ma anche sulla necessaria responsabilità sociale e sulla salvaguardia del lavoro stesso – si legge nella nota unitaria di Unionmeccanica, Confapi, Fim, Fiom e Uilm nazionali-. Sono questi i veri capisaldi per superare le sfide di oggi e del futuro. Si è lavorato molto negli ultimi anni sugli enti bilaterali, Ebm ed Ebm Salute, legati al Ccnl che sono in grado di fornire oggi servizi e prestazioni innovative in termini di welfare e sostegno al reddito e che rappresentano il tratto distintivo della contrattazione con le piccole e medie industrie private italiane”.

“Le piccole e medie imprese – sottolinea il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia, “rappresentano la spina dorsale della nostra industria manifatturiera, il Made in Italy fatto di qualità e di “saper fare” unico nel mondo. Un’intesa importante per i lavoratori delle piccole e medie imprese, che specie in questo momento, vale il doppio: irrobustito il welfare, la salute e sicurezza, la formazione e misure contro la violenza sulle donne. A cui si somma una potenziata bilateralità su cui dovremmo continuare a lavorare”.