Iscos Lombardia ricorda Domenico Amigoni

Milano, 10.1.2020

A fine dicembre è venuto a mancare Domenico Amigoni, storico cooperante nonché fondatore e per 15 anni anche direttore di Iscos Lombardia, che lo ricorda così:

Per quindici anni alla guida di Iscos Lombardia, ideatore di tanti progetti di cooperazione allo sviluppo, sostenitore della vita del nostro ente sin dagli anni ‘80, quando Iscos prese forma e vita a Milano, con Domenico Amigoni abbiamo condiviso l’impegno e il sogno di una cooperazione stimolante, partecipativa e appassionata.
Grazie a lui abbiamo imparato a muovere i primi passi in Paesi che conosceva da tempo: il Mozambico, dove ha vissuto con la moglie Teresa e i figli, El Salvador dove ha trascorso anni della sua vita insieme alla comunità di pescatori di Chalatenango, la Bosnia con la difficile storia di ricostruzione dopo la guerra. Insieme a Domenico abbiamo visto nascere cooperative locali di contadini, abbiamo contribuito alla conversione di fabbriche da militari a civili, abbiamo cercato di incentivare il microcredito rurale nelle zone agricole dell’Africa e con la stessa tenacia abbiamo dato sostegno ai ragazzi di strada di Belém in Brasile.
La sua perdita, giunta a fine anno tra il calore del Natale e l’attesa del 2020, è stata per noi amici e colleghi di Iscos un lampo di tristezza. Con Domenico se ne va un amico, un collega, un compagno di viaggi, di progetti, di incontri, ma soprattutto di sogni. E dove, se non dai sogni, prende vita un progetto di cooperazione internazionale! E’ da quel desiderio istintivo di migliorare una situazione di ingiustizia, di povertà e di fatica di qualcuno che il cooperante entra in azione e unisce alla passione, il pragmatismo. Si parte e si verifica una situazione con meticolosità e attenzione, si sente e si vive tra le comunità locali coinvolgendosi a 360 gradi e mettendo in campo tutto, un intero mondo di rapporti famigliari, lavorativi e amicali.
Niente è scontato e facile quando avviene l’incontro tra culture differenti e distanti ma Domenico, nei suoi lunghi di anni da cooperante, c’è sempre riuscito.
Con Domenico Iscos Lombardia ha fatto grandi cose. Di lui resterà la passione e l’amore per questa organizzazione, per la gente incontrata in ogni parte del mondo e il desiderio di compiere un gesto di solidarietà, sempre. Riproponendo la sua biografia ripercorriamo la vita di un uomo e di un cooperante che come grande insegnamento ci lascia quello di credere in quello che si fa.

La biografia di Domenico Amigoni

Domenico Amigoni nasce nel 1946 a Calolziocorte, in provincia di Lecco, dove trascorre la sua infanzia, prima di entrare ancora adolescente come operaio nella fabbrica di Mandello della mitica “Moto Guzzi”. In fabbrica, tra motori e odore di benzina, si avvicina all’impegno sindacale che non abbandona fino alla sua morte. Non avendo avuto la possibilità di continuare gli studi, decide nella seconda metà degli anni ’70 di iscriversi da lavoratore-studente al Liceo Classico “Alessandro Manzoni” di Lecco. Nonostante la fatica del lavoro in fabbrica, l’impegno sindacale e la presidenza del circolo Acli di Calolziocorte, all’età di 33 anni, nell’anno scolastico 1979-80, Domenico ottiene il diploma di maturità classica.
“Sindacato e istruzione” un binomio inscindibile che caratterizzerà, oltre le lotte contrattuali per il diritto allo studio e per la formazione continua, anche l’esperienza diretta nel campo della formazione professionale non solo in Italia, ma soprattutto nel successivo impegno nella cooperazione internazionale. Domenico dalla nascita dell’Iscos nel 1983 ha trasferito le sue competenze sindacali e professionali nella cooperazione internazionale, sia lavorando come cooperante, sia ricoprendo per 15 anni il ruolo di direttore dell’Iscos Lombardia e, infine, coordinando il gruppo di appoggio Iscos nella Cisl di Lecco.

Autore del libro “Storie di cooperazione. Esperienze di un operatore dello sviluppo”, pubblicato dall’Edizioni Lavoro nel 2001, raccolta di memorie di incontri, interviste, paesaggi delle dodici città dove Domenico si è spesso recato per realizzare programmi di sostegno allo sviluppo. Fa emergere uno spaccato insolito e originale di paesi quali il Mozambico, l’Ecuador, il Brasile, il Ghana, l’Albania, la Bosnia ecc. Il libro, oltre a descrivere il lavoro svolto dall’Iscos, l’istituto di cooperazione con i paesi in via di sviluppo al quale Domenico ha dedicato la sua vita, narra tradizioni e speranze di alcune tra le popolazioni più povere e delle aree più tormentate del pianeta.

Nel 2008 l’editrice BiblioLavoro pubblica il libro “Sulle strade di El Salvador. Cronache di cooperazione allo sviluppo” (GUARDA ALCUNE FOTO DEL PROGETTO), nel quale Domenico Amigoni racconta la sua esperienza sul campo nella gestione dei progetti di Iscos in quel Paese, e nel 2013 “Amazzonia. Sentieri di sviluppo in una selva di leggende”, che ripercorre il progetto Iscos per lo sviluppo sostenibile nella frontiera dell’Amazzonia brasiliana.
L’ultimo libro di Domenico Amigoni, scritto insieme a Rachele Pennati, già segretaria Fnp Cisl Monza Brianza, e pubblicato nel 2015 dalla Federazione nazionale pensionati Cisl Monza Brianza Lecco, si intitola “Solidarietà Internazionale a Lecco per il Mozambico”. Il volume, corredato anche da un Dvd, raccoglie le interviste dei cooperanti di Lecco che a partire dal 1983 partecipano – fino al 1992 – alla realizzazione di una Scuola di Formazione Professionale a Maputo, quando la scuola passò ai mozambicani, che ormai avevano acquisito la necessaria preparazione per proseguire da soli.