Iscos news luglio-agosto 2016

Milano, 3.8.2016
 
 
Iscos news luglio-agosto 2016
 
Prima di andare in vacanza, un aggiornamento sulle ultime novità dal mondo Iscos Lombardia.
 
Miriam Ferrari nuova presidente Iscos Lombardia 
 
Nei giorni scorsi è stata eletta la nuova presidente di Iscos Lombardia. È Miriam Ferrari, attualmente responsabile Dipartimento delle politiche europee e internazionali, di cooperazione e migratorie della Cisl Lombardia, alla quale auguriamo un buon lavoro. Salutiamo Rita Pavan che ha lasciato la presidenza dopo 10 anni e che rimarrà sempre nei nostri cuori!
 
Viaggio in Perù sui luoghi del progetto “Latte fonte di vita”
 
Vi sarete accorti che siamo andati in viaggio! Con un gruppo di temerari turisti ci siamo recati nei luoghi del progetto “Latte Fonte di Vita” e abbiamo visitato la stalla, la casa foresteria e la latteria dove producono il formaggio che abbiamo assaggiato. Che buono!
Siamo tornati però a casa con i compiti da fare. 
Cosa ci manca?
Dobbiamo reperire altri fondi per terminare la costruzione della centralina elettrica che, una volta ultimata e collegata alla stalla, le permetterà di funzionare a pieno regime.
Dobbiamo sostituire il vecchio trattore che si è rotto, dobbiamo raccogliere altri fondi per acquistare kit di sementi ed anche assicurare una formazione continua ai ragazzi della zona affinché imparino le tecniche di coltivazione e allevamento e possano rimanere a vivere sulla sierra.
Vi terremo aggiornati sulle evoluzioni della raccolta fondi e delle attività del progetto.
Vi diciamo anche che è stata senza dubbio un’esperienza molto interessante ed arricchente che cercheremo senz’altro di ripetere e anticipiamo che, nei prossimi mesi, usciranno dei video riguardanti il viaggio sia sul nostro sito che sulla pagina facebook, per cui… stay tuned!!!
 
Se nel frattempo volete dilettarvi con la lettura dell’appassionato diario di viaggio di uno dei partecipanti, cliccate qui.
 
Olimpiadi, forse non tutti sanno che…
 
Il Brasile è un Paese senza dubbio sotto i riflettori, mancano pochissimi giorni al fischio di inizio del più grande evento sportivo a livello mondiale: le Olimpiadi. Il Paese è al centro di una nota e burrascosa vicenda di corruzione legata alla sua presidenza, ma forse non tutti sanno che… 
L’organizzazione di grandi eventi non è sempre, come si suol dire, “tutta rose e fiori”. Al di là delle varie proteste dei cittadini brasiliani ma anche mondiali che andavano contro alle Olimpiadi e della forte crisi finanziaria che il Brasile sta affrontando, ciò che non ha fatto notizia è stato il numero delle morti bianche. Secondo il bilancio dell’ispettorato del lavoro dello Stato di Rio, sono 11 gli operai che, dal 2013 ad oggi, hanno perso la vita nei cantieri olimpici, un “numero spaventoso”, secondo Robson Leite, responsabile dell’ispettorato. La ICM (Internacional de Trabalhadores da Construção e da Madeira América Latina e Caribe), infatti, aveva precedentemente denunciato le condizioni di lavoro degli operai impiegati, ridotti ad uno stato di schiavitù senza sufficienti misure di sicurezza, richiedendo l’introduzione di un Protocollo di Sicurezza delle Olimpiadi 2016 che portasse a ridurre il numero degli incidenti.
Forse, però, non tutti sanno nemmeno che queste olimpiadi saranno le prime nella storia in cui gareggerà una squadra di rifugiati composta da 10 atleti di diverse nazionalità tra cui siriani, sudanesi e keniani. Sfileranno sotto la bandiera olimpica in penultima posizione, prima della squadra ospitante. Secondo Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, la compagine sarà simbolo di speranza e contribuirà ad mantenere viva l’attenzione del mondo sulla gravità della crisi dei migranti. 
 
FONTI:
 
 
 
 
Consiglio del mese: “Non dirmi che hai paura”, di Giuseppe Catozzella
 
Per questo mese vi consigliamo una lettura leggera ma impegnativa allo stesso tempo, “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella, un romanzo di veloce scorrimento ma dai temi scottanti.
La protagonista, Samia, è una bambina somala con una grande passione, la corsa, che lotta per inseguire il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 tenendo in mente le parole pronunciate un giorno dal suo papà: “Sei una piccola guerriera che corre per la libertà… Un giorno guiderai la liberazione delle donne somale dalla schiavitù in cui gli uomini le hanno poste. Sarai la loro guerriera, piccola mia.” . 
Samia sa che il suo destino è quello di dimostrare al mondo che, anche una povera ragazzina nata in una zona remota dell’Africa con meno dell’indispensabile per gareggiare e vittima del pregiudizio della gente per il fatto di non indossare il burka, può vincere le olimpiadi senza abbandonare la propria terra. 
Grazie al suo sforzo e all’aiuto delle persone a lei più care arriva a partecipare alle Olimpiadi di Pechino e commuove il mondo. Al suo ritorno, però, qualcosa è cambiato e vicende personali e politiche del suo Paese la costringono ad affrontare “il viaggio”, che lei stessa definisce così: “Il Viaggio è una cosa che tutti noi abbiamo in testa fin da quando siamo nati. Ognuno ha amici e parenti che l’hanno fatto oppure conoscono qualcuno che l’ha fatto. E’ come una creatura mitologica che può portare alla salvezza o alla morte con la stessa facilità. Nessuno sa quanto potrà durare. Se si è fortunati due mesi. Se si è sfortunati anche un anno o due…” 
La vicenda ci porta così a seguire le disavventure della protagonista che rispecchiano, trattandosi di una storia vera, il dramma che vivono molti dei migranti che ogni giorno affrontano gli infiniti km in terra africana e il mare che li separano dal sogno di una vita migliore.