Milano, 14.3.2017
Circa 200 lavoratori della K-Flex di Roncello hanno manifestato questa mattina davanti alla sede di Assolombarda, a sostegno della vertenza contro i 187 licenziamenti. Al 50esimo giorno di sciopero, alla vigilia dell’incontro al Mise fissato per domani mattina, hanno organizzato l’ennesima iniziativa di protesta contro la decisione dell’azienda di delocalizzare in Polonia la produzione di gomma plastica. “Domani arriveranno le buste paga per i lavoratori K-Flex, ma il loro importo sarà pari a zero, perché da quasi due mesi sono in sciopero contro un’azienda che ha dimostrato di essere, come si diceva una volta, il “padrone della ferriera” – sottolinea Massimo Ferni, segretario generale Femca Cisl Monza Brianza Lecco -. Un’azienda che ha beneficiato di milioni di euro di fondi pubblici e non si è fatta il minimo scrupolo a licenziare 187 lavoratori che in questi anni hanno dato tutto per la fabbrica”. “Lavoratori che nelle settimane precedenti il 24 gennaio hanno accumulato ore e ore di straordinari – aggiunge Ferni -. Questo perché la scelta di trasferire in Polonia era premeditata da tempo e che temendo lo sciopero la direzione ha voluto avere i magazzini pieni di scorte”.
I lavoratori K-Flex questa mattina erano in via Pantano a protestare anche contro il silenzio di Assolombarda sulla vicenda. "Un silenzio vergognoso”, secondo Paolo Ronchi, segretario generale della Femca Cisl Lombardia, che in vista dell’incontro di domani mattina al Mise auspica “un primo passo avanti concreto da parte del governo”.
Alla manifestazione di questa mattina ha partecipato anche una delegazione Fim, in segno di solidaretà.