Labour Film Festival – 26 settembre 2011

Lunedì
26 settembre 2010
dalle ore 20 –
Cinema Rondinella, viale Matteotti 425, Sesto
San Giovanni (Mi)


Ore 20. Per la sezione Labour.short, proiezione di Salvatore,
di Bruno e Fabrizio Urso.

SALVATORE (Italia, 2010 – 14 minuti)

 

Labour Film Festival - 26 settembre 2011

Alfio
e Maria non hanno un lavoro fisso, sono precari. Alfio, con una vecchia auto, va ogni mattina al porto a comprare il pesce da rivendere
al dettaglio. Non ha una licenza, è un abusivo. Maria lavora in un’azienda di confezionamento di posate di plastica, le fanno annualmente
dei contratti a tempo determinato ma sa di non avere certezze del domani. Maria scopre che non le rinnoveranno il contratto perché
è incinta. Nonostante Alfio faccia di tutto per risollevare Maria, non riesce da solo a mantenere se stesso e la propria compagna.
Entrambi dovranno prendere delle decisioni per migliorare la propria esistenza.

 

Ore 20.15. Per la sezione Labour.doc, proiezione
di Anche noi. La terra non era la nostra terra, di Giovanni Panozzo.

Interviene alla proiezione il regista, Giovanni Panozzo.

ANCHE
NOI. LA TERRA NON ERA LA NOSTRA TERRA 
(Italia, 2011 – 23 minuti)

Labour Film Festival - 26 settembre 2011

Il
documentario è un viaggio nella memoria di tre generazioni di emigranti italiani, nella città di Stoccarda e nella regione del Baden
Wurttenberg, una delle più ricche e industrializzate della Germania. Nei racconti dei protagonisti si ritrovano le difficoltà, i successi
e le contraddizioni ancora presenti nell’ormai quarantennale processo di integrazione nel mondo del lavoro, nella scuola e nella società
tedesca e si evidenzia il ruolo e la funzione sociale che il sindacato tedesco ha svolto negli anni. Sullo sfondo le grandi aziende
dell’auto della regione, la Daimler e la Porsche ed il più importante sindacato metalmeccanico del mondo, la Ig Metall.

 

Ore
21.15.

Per la sezione Labour.film, proiezione di Hai paura del buio, di Massimo Coppola.

HAI PAURA DEL BUIO (Italia, 2010 – 90 minuti)

Labour Film Festival - 26 settembre 2011

Bucarest
è una metropoli molto diversa da come la si immagina, così come Eva, vent’anni, dolce e orgogliosa come un’eroina della nouvelle vague,
è molto diversa dall’idea che abbiamo delle “immigrate” rumene. Eva esce dalla fabbrica per l’ultima volta – non le hanno rinnovato
il contratto – e decide che è giunto il tempo di partire. La sua meta è Melfi, sperduto paese dell’entroterra meridionale italiano,
noto per l’enorme insediamento della FIAT che, come uno spazio ritagliato da un altro tempo e un altro mondo, seziona i campi neri,
definendo con essi una cicatrice aperta tra la civiltà contadina e quella postindustriale. Trovata ospitalità da Anna, una sua coetanea
che lavora alla Fiat, Eva inizia a seguire un gruppetto di donne, poi tra queste ne sceglie due, infine una sola. Eva diviene la sua
ombra, ne spia ogni movimento, ne conosce alla perfezione abitudini e occupazioni. Eva decide che è tempo di affrontare la sua preda
in un faccia a faccia drammatico, un gioco al gatto e al topo in cui è torturatore spietato e vittima inerme al tempo stesso.

 

TRAILER “Hai paura del buio”