Lavoro, Petteni a Maroni: subito un accordo per Expo

Milano, 19.3.2014
 
“Sono convinto che il modo migliore per ricordare Marco Biagi sia tradurre in azioni concrete i suoi insegnamenti. Se il nostro Paese avesse seguito tutte le strade indicate nel Libro Bianco oggi avremmo un mercato del lavoro più inclusivo. Dobbiamo far tesoro degli errori degli ultimi anni e accelerare il passo, a partire da un accordo regionale sul lavoro per Expo”. Così Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia, nel corso dell’incontro con il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, nel 2002 ministro del Lavoro, e Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera, svoltosi questa mattina nella sede regionale di via Vida per ricordare il giuslavorista assassinato dodici anni fa e riflettere sull’attualità del suo lavoro. “Bisogna aprire al più presto un confronto su Expo e lavoro, dove ognuno metta in campo le sue proposte e si arrivi ad un accordo che renda l’esposizione universale una grande opportunità di occupazione – ha detto Petteni -. I decreti del governo non fanno venir meno l’esigenza di un accordo regionale. Abbiamo perso anche troppo tempo, non è più rinviabile un’intesa”. “Noi siamo pronti a scambiare soluzioni di flessibilità, anche superando il tetto del 20% previsto per l’utilizzo dei contratti a termine – ha aggiunto il segretario generale della Cisl Lombardia – e a concedere più deroghe alle imprese, purché si assumano i disoccupati di lungo periodo. Perché la peggiore precarietà è essere disoccupato, non avere un contratto a tempo determinato”. La proposta della Cisl su un accordo per il lavoro ed Expo2015 è stata accolta favorevolmente dal presidente della Regione, Roberto Maroni, che ha condiviso la necessità di accelerare i tempi e ha annunciato l’intenzione di insediare il tavolo di confronto già la prossima settimana. Maroni ha anche auspicato che il confronto tra le parti sociali su Expo diventi l’occasione per una riflessione più ampia che arrivi a definire un nuovo modello di mercato del lavoro, più flessibile ma non precario, e un documento per lo Statuto di lavori che possa poi essere recepito a livello nazionale. Quanto alla riforma degli ammortizzatori sociali, indicata da Marco Biagi nel Libro Bianco ma non attuata, il segretario generale della Cisl  lombarda ha rilanciato la necessità di procedere in tal senso. “Dopo sei anni di crisi non possiamo andare avanti a cercare ogni quattro mesi 500 milioni di euro per la cassa in deroga – ha detto Petteni -. Bisogna procedere a una riforma degli ammortizzatori che introduca una cassa integrazione generale per grandi e piccole imprese, con un uso limitato nel tempo, estenda l’indennità di disoccupazione che in questo Paese è squilibrata e debole e porti al centro le politiche attive per ricollocare i lavoratori da un posto all’altro”.