Milano, 15.12.2016
L’Unione Europea si avvia verso i settant’anni di vita e non sono pochi quelli che vorrebbero mandarla in pensione. Tra questi, il popolo dei “rottamatori” e quello dell’antipolitica che dell’Ue
farebbero volentieri a meno, chi sedotto dal “nuovo” che (non) avanza e chi nostalgico delle sovranità nazionali che ritornano, come i britannici che il 23 giugno 2016 hanno votato a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Ue per ritrovare una presunta indipendenza minacciata e, più ancora, per sfruttare un libero mercato oggi appesantito da troppe regole. Possono contare sulla brutta compagnia di movimenti populisti e xenofobi, lontani da rassicurare sul governo
dell’Europa in questa stagione di crisi.
Più articolato il campo di quanti manderebbero in pensione “questa” Unione Europea per (ri)costruirne un’altra: per alcuni più “politica”, per altri soprattutto meno “burocratica”, per qualcuno con 27 (e anche più) Paesi insieme, altri preferibilmente con i Paesi dell’eurozona, in un’Europa a cerchi concentrici.
Questo libro prova a fornire alcune informazioni essenziali per orientarsi in un paesaggio complesso e prepararsi a un futuro già cominciato.
Franco Chittolina, presidente di Apice, ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le istituzioni europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), impegnandosi per il dialogo tra le Istituzioni comunitarie e la società civile. Dal 2005 lavora in Italia per portare l’Europa sul territorio piemontese, in particolare nella provincia di Cuneo.
La scheda
Franco Chittolina
Faglie d’Europa. Unione Europea a rischio
edizioniprimalpe©2016
Pagine: 112
Prezzo: 12 euro
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