Linkra Compel, Fim Cisl: subito un commissario straordinario

Milano, 12.7.2017

Foto Il Giorno

Cercasi urgentemente un commissario straordinario. Lo chiedono i dipendenti della Linkra Compel, azienda del comparto elettronico, con sede ad Agrate Brianza e Cornate d’Adda. Il 10 luglio hanno organizzato una manifestazione e hanno chiesto di essere ricevuti dal prefetto Giovanna Vilasi per chiederle un aiuto per sbloccare la loro situazione che si sta facendo sempre più difficile.
Fino al 2016 la Linkra, impiegava 469 lavoratori. La cessione di un ramo di azienda ha permesso di salvare il posto a un centinaio di dipendenti. Gli altri si sono trovati in una situazione bloccata. Dopo la cassa integrazione scaduta il 31 marzo 2017, i 300 lavoratori sono stati infatti presi a carico della procedura fallimentare dal 1° aprile 2017. Da allora non hanno più ricevuto alcun stipendio. Solo il 6 giugno il Tribunale di Monza ha ammesso le due aziende alla procedura di amministrazione straordinaria che prevede la nomina di un amministratore straordinario da parte del ministero dello Sviluppo economico.
Una nomina che è essenziale per procedere alla richiesta di ulteriori ammortizzatori sociali. “La scorsa settimana – spiega Gabriele Fiore della Fim Cisl Mbl – il Mise ha avviato la ricerca di un profilo professionale adatto a rivestire la carica di amministratore straordinario e ha fissato il 20 giugno come data per la nomina. Ma questi tempi sono veramente lunghi e rischiano di mettere in difficoltà i lavoratori che dal 1° aprile non percepiscono gli stipendi”.
Nell’incontro avuto a Monza, il prefetto, che in realtà non ha alcun potere di nomina, ha assicurato il proprio impegno affinché la situazione si sbocchi il prima possibile. “L’amministratore straordinario – conclude Fiore – è il legale rappresentante dell’azienda. È lui che può fare richiesta degli ammortizzatori sociali. Prima viene nominato e prima sarà possibile dare ai lavoratori una copertura. Come sindacato siamo favorevoli alla nomina a commissario straordinario dell’attuale commissario giudiziale. Così si insedierebbe un professionista che già conosce la situazione e i tempi si abbrevierebbero”.