Milano, 5.2.2014
Oltre un migliaio di lavoratori di Micron, Alcatel-Lucent, e StMicroelectronics hanno scioperato e manifestato questa mattina ad Agrate e Vimercate, per sollecitare risposte urgenti e concrete da parte delle istituzioni locali e nazionali per la difesa del settore hi-tech. Per protestare contro i tagli e le future delocalizzazione di alcuni reparti di ricerca e produzione delle tre multinazionali hi-tech, i lavoratori hanno bloccato la circolazione stradale nei pressi del casello autostradale di Agrate Brianza (Monza e Brianza). Il presidio, iniziato questa mattina alle 8 davanti alle sedi delle tre società, si é infatti trasformato in un unico corteo che ha sfilato fino all’imbocco della A4. ”Ho lasciato la mia regione natia e mi sono trasferita a Milano – commenta Marianna Pepe, ricercatrice Alcatel – ho studiato e mi sono laureata, ho investito io e lo Stato, qui abbiamo prodotto centinaia di brevetti utilizzati a livello globale, con fondi anche europei. Lavoriamo su progetti congiunti con Germania e Stati Uniti. Tutto destinato a finire nel nulla?”. Dieci anni fa erano oltre 10mila gli addetti delle aziende del settore hi-tech operative nel Vimercatese. Oggi sono meno della metà. “La partecipazione alla giornata di oggi, ad una manifestazione che unisce le problematiche di queste tre grandi aziende, emblematiche del settore, è importante – sottolinea Gigi Redaalli, segretario Fim Monza Brianza e Lecco -. Bisogna salvaguardare un patrimonio di competenze enorme Non è più accettabile che sia aprano procedure di licenziamento anche per aziende, come Micron, che non hanno mai dato segnale di crisi e che decidono di chiudere una sede per investire altrove”. Il prossimo incontro della vertenza Micron al ministero dello sviluppo economico è fissato per il 21 febbraio. Lavoratori e sindacati stanno organizzando i pullman, perché quel giorno saranno a Roma a manifestare davanti al Mise.
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