Milano, 28.3.2017

Dicembre 1995. Uno sciopero dei trasporti paralizza la Francia. Guardando la tv, Nadia crede di riconoscere Gérard, il padre di suo figlio, tra i ferrovieri della stazione d’Austerlitz. Così parte alla sua ricerca, intrufolandosi tra gli scioperanti. Alcuni di essi, Jean-Paul, Serge e Claire, si offrono di portarla con loro durante la ronda notturna tra i vari picchetti. Sarà una notte fatta d’incontri e vagabondaggi, in cui le rivolte e i desideri di ognuno avranno avuto modo, per una volta, d’esprimersi.
Un film di una stringente attualità pur essendo stato girato quasi 20 anni fa. Vi sono già temi come quelli del precariato e della sicurezza della pensione oltre ad una riflessione sull’attivismo sindacale, sui temi dell’unità e del rispetto reciproco.
LA CRITICA

2Sul pianerottolo tra ippopotami, Nadia innescherà una serie di reazioni a catena e discussioni che affrontano tutti i problemi relativi al dibattito sulle linee del movimento sociale: scioperanti e non scioperanti, del settore pubblico e dei lavoratori del settore privato disoccupati, impiegati e Rmistes, sindacali e sinistra politica e sinistra, più coppie procrastinazione sentimentale e ricostruzioni che umanizzano tutto il materiale teorico. (Serge Kaganski )