Milano, 15.3.2018
Archiviata la vecchia indennità di disoccupazione, Aspi e mobilità, per chi perde involontariamente lavoro, si dimette per giusta causa (per esempio a seguito di mancato pagamento dello stipendio, comprovate molestie sul posto di lavoro, mobbing…) oppure concorda la risoluzione del rapporto di lavoro c’è la Naspi.
Attenzione, però, non tutti ne hanno diritto. Meglio recarsi in una sede del patronato Inas Cisl e verificare con il supporto di operatori qualificati.
La Naspi spetta a chi aveva un rapporto di lavoro subordinato, tranne lavoratori agricoli e lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, e ha perso involontariamente l’occupazione, compresi:
– gli apprendisti;
– i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
– il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
– i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Per richiederla occorre avere i seguenti requisiti:
– stato di disoccupazione involontario;
– almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
– almeno 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Quanto dura
La Naspi è corrisposta mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni lavorativi con un tetto massimo di 24 mesi.
A quanto ammonta
La misura della prestazione è pari al:
– 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni, se questa non supera i 1.208,15 euro (per il 2018);
– se la retribuzione è superiore a 1.208,15 euro, la Naspi viene incrementata del 25% della differenza tra la propria retribuzione e i 1.208,15 euro.
L’indennità non può superare i 1.314,30 euro (per il 2018).
A chi presentare la domanda
La domanda deve essere presentata all’Inps esclusivamente in via telematica. Per la compilazione e inoltro vi invitiamo a rivolgervi alle sedi del patronato Inas Cisl attive in tutta la Lombardia.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Inas e Cisl sul territorio.
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