Nidi lombardi, sindacati proclamano lo stato di agitazione

Milano, 13.2.2020

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia hanno proclamato lo stato di agitazione del personale dei servizi educativi della Lombardia a seguito della delibera della Giunta regionale sulla revisione e l’aggiornamento dei requisiti per l’esercizio degli asili nido che mette in discussione l’intero sistema nidi lombardo.

Una revisione che i sindacati ritengono fortemente peggiorativa, sia per i lavoratori del comparto sia per la qualità del servizio offerto al cittadino. “È pericoloso e sbagliato voler introdurre volontari nei servizi: la compresenza non deve essere assicurata da personale non educativo – scrivono in una nota -. Le fasce orarie di accoglienza e uscita sono particolarmente delicate e importanti dal punto di vista pedagogico”.

“Cambiare il calendario scolastico quantificandolo in 205 giorni non è compatibile con il contratto nazionale delle funzioni locali che, all’articolo 31, prevede che non si possano in ogni caso superare le 42 settimane – proseguono -. Già oggi nel mese di luglio l’attività prosegue secondo le modalità previste dal contratto nazionale e dando una risposta completa alle esigenze di bambini e famiglie. Stabilire un rapporto numerico educatore/bambini 1:8 senza modularlo in base all’età dei piccoli utenti è sbagliato e non tiene conto delle loro esigenze così diverse, così come un irrigidimento delle fasce orarie e dell’organizzazione della giornata educativa. Inoltre, tale rapporto deve obbligatoriamente essere rivisto in diminuzione nei confronti dei bambini con disabilità le cui esigenze sono definite nei c.d. P.E.I.”.

Se il provvedimento dovesse essere approvato, avvertono i sindacati, si rischia di generare una pesante contrazione dell’offerta di posti e/o un incentivo per gli enti al ricorso al personale di cooperativa e alle esternalizzazioni poiché le normative non consentirebbero l’assunzione di nuovi dipendenti pubblici anche laddove i Comuni disponessero di risorse economiche che Regione non sta stanziando. Già oggi in Lombardia solo un bambino su 4 oggi riesce a frequentare l’asilo nido.