9 maggio, festa dell’Europa: dai cittadini la spinta a proseguire nel processo di integrazione

Oggi anche la tappa finale della Conferenza sul futuro dell’Ue

Milano, 9.5.2022

Oggi, 9 maggio, si celebra la Festa dell’Europa, data scelta per ricordare l’anniversario della Dichiarazione Schuman, atto che ha dato il via al percorso di integrazione dell’Ue: “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”.

Quest’anno, la giornata segna anche la tappa finale della Conferenza sul futuro dell’Europa, un’iniziativa importante e innovativa che ha dato ai cittadini europei un’occasione unica: un anno di incontri e dibattiti, per ragionare sulle sfide e le priorità dell’Europa del futuro.
Nel corso della sessione conclusiva (nella foto), è stata presentata la relazione finale ai presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, per contribuire all’elaborazione dell’agenda per il futuro dell’Ue. I presidenti delle tre istituzioni europee hanno assunto formalmente l’impegno di dare risposte concrete ai 49 ambiti individuati e alle 300 proposte presentate, sottolineando come sia necessario progredire nel processo di integrazione europea per poter rispondere al meglio alle nuove sfide che l’Unione dovrà affrontare.

In questa giornata speciale per l’Europa, i contributi forniti dai cittadini europei indicano le nuove azioni necessarie per un’Europa in grado di affrontare le sfide future. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante il suo discorso alla Conferenza sul futuro dell’Europa, ha assunto l’impegno di avviare le nuove azioni e le annuncerà nel suo discorso programmatico in settembre.
“Essere immobili vuol dire cadere indietro – ha detto von der Leyen – gli europei sono decisi a non fare questo errore e sarò sempre dalla parte di coloro che vogliono riformare l’Ue perché sia più vicina alle esigenze dei suoi cittadini”.

IL CONTRIBUTO DEL SINDACATO

Anche il sindacato ha contribuito ai lavori della Conferenza, sia attraverso le proposte della Confederazione europea dei sindacati (Ces) sia con il documento di Cgil, Cisl e Uil “Costruire un’Europa del lavoro, più solidale e resiliente”. A livello regionale la Cisl ha contribuito partecipando attivamente e unitariamente insieme a Cgil e Uil Lombardia al workshop on line “Europe: Green and Digital! Also social?”, organizzato dal “Network Social Europe” nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa.
“L’Europa ha colto la sfida della neutralità climatica come occasione per un rilancio dello sviluppo economico, tecnologico, produttivo e noi auspichiamo anche sociale – ha sottolineato la segretaria regionale Cisl Lombardia, Paola Gilardoni -. Da parte nostra, compito del sindacato è accompagnare le persone, le lavoratrici ed i lavoratori, dialogare con le istituzioni a tutti i livelli, contrattare con le associazioni di categorie e nelle aziende, avendo attenzione ai rischi sociali connessi ai processi di trasformazione e agli impatti occupazionali che richiedono specifiche politiche attive”.

La Cisl Lombardia, tramite il suo dipartimento Internazionale, conferma e continua il proprio impegno sulle tematiche europee ed internazionali che prosegue da anni con l’intento di fornire informazione utile a sviluppare conoscenza e consapevolezza sul processo di integrazione europea e sui temi della mondializzazione. “La conclusione della Conferenza sul futuro dell’Europa – ha dichiarato Miriam Ferrari, responsabile del dipartimento Politiche europee ed internazionali della Cisl Lombardia – non è la fine di un percorso, ma è una tappa che deve rilanciare l’impegno di tutti verso l’integrazione europea. Anche la nostra organizzazione, specialmente in una regione a forte vocazione internazionale come la Lombardia, può e deve essere attore protagonista di questo processo, tutte le sindacaliste e i sindacalisti devono agire perché la dimensione europea sia pienamente inserita nell’attività quotidiana che ciascuno svolge”.


LINK

Il documento di Cgil, Cisl e Uil “COSTRUIRE UN’EUROPA DEL LAVORO, PIÙ SOLIDALE E RESILIENTE”

La relazione finale della Conferenza sul Futuro dell’Europa (disponibile al momento solo in inglese)