Accordo con Pricewaterhousecoopers sullo smart working

Milano, 23.12.2015
 
Lo smart working diventa realtà per tutti i dipendenti italiani di Pricewaterhousecoopers, il network internazionale leader nei servizi professionali alle imprese presente in 157 paesi nel mondo con 208mila collaboratori e in 22 città d’Italia con 4.000 addetti. L’intesa, siglata dalla direzione societaria e dalla Fisascat Cisl, introduce in forma sperimentale per un anno, dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2016, modalità alternative di svolgimento della prestazione lavorativa, anche al di fuori dei locali aziendali. I termini dell’accordo erano già stati collaudati per il personale della sola sede di Milano in occasione di Expo2015; considerato il risultato positivo di tale sperimentazione, le parti firmatarie hanno convenuto sull’estensione applicativa a tutte le realtà del gruppo. Nel merito il personale che aderirà volontariamente al programma  di smart work, sulla base di logiche tecnico-produttive definite dalla direzione societaria, potrà svolgere il 50% del normale orario di lavoro al di fuori dei locali societari avvalendosi delle tecnologie informatiche. Prerogativa dell’intesa è la conservazione dei diritti contrattuali, compresa l’erogazione del buono pasto; ambo le parti potranno recedere dal programma di smart work con un minimo di preavviso.