Alitalia-Airport Handling, sindacati: il trasporto aereo non può diventare un gioco a somma zero

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lombardia: a rischio il posto di lavoro della gran parte dei circa 500 lavoratori di AH

Milano, 3.8.2020

“Dal 1° agosto Alitalia ha deciso di mettere in discussione il contratto commerciale per la parte impiegatizia di servizi a terra con Airport Handling (AH) nella gestione dei propri voli sull’aeroporto di Linate, mettendo di fatto a rischio il posto di lavoro della gran parte dei circa 500 lavoratori di AH, con tutte le conseguenze occupazionali e sociali che potrebbero impattare nel momento storico più difficile, dentro la crisi legata alla pandemia da Covid”, così Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti della Lombardia in una nota unitaria diffusa oggi.

“Oltretutto – aggiungono – cosa che riteniamo inaccettabile, Alitalia invece di utilizzare solo proprio personale interno si è già rivolta sul mercato per l’assunzione di 30 tempi determinati, precarizzando ulteriormente un settore molto difficile, ed obbligando, di fatto, Airport Handling, a mantenere in cassa integrazione i propri dipendenti”.


Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti esprimono tutta la loro forte preoccupazione e il proprio disaccordo rispetto all’operazione che Alitalia intende mettere in atto e si sono già attivate con richieste di incontro urgenti a Comune di Milano e Prefettura. “In un secondo momento dovrà essere convocata anche Alitalia – concludono – perché l’operazione di rilancio della newco non si traduca in un processo di precarizzazione e cannibalizzazione del settore aeroportuale nel suo complesso”.