Bilateralità artigiana, al via riorganizzazione territoriale. Nuove provvidenze per il 2017

Milano, 21.2.2017
 
Cgil, Cisl, Uil e le quattro associazioni artigiane della Lombardia hanno sottoscritto ieri un accordo che punta a determinare un innovato, sostenibile e uniforme sistema bilaterale, con il riordino del modello organizzativo lombardo e con la riorganizzazione degli enti bilaterali territoriali. Il tutto attraverso nuove e qualificate funzioni e con sportelli di sistema della bilateralità allocati nelle sedi delle parti sociali, ampliando in questo modo l’offerta di servizi e prestazioni ai lavoratori e alle imprese a parità di costi di gestione.
Dal 1 gennaio 2018 la gestione delle provvidenze bilaterali per lavoratori ed imprese sarà attuata con un unico sistema gestionale on line con relativa attribuzione delle password agli operatori identificati con la conseguente cessazione delle pratiche cartacee.
A livello territoriale gli enti bilaterali dell’artigianato (Eba) realizzeranno progetti relativi a: promozione della coesione sociale, conciliazione vita-lavoro, costruzione di sistemi di rilevazione e monitoraggio di tematiche quali la performance economica del territorio, andamento dei settori economici di principale interesse, sviluppo  e gestione delle politiche attive per il lavoro, coprogettazione territoriale dell’alternanza scuola-lavoro e sviluppo dell’apprendistato
Nella stessa giornata sindacati e associazioni di cartegoria hanno sottoscritto un accordo sulle provvidenze per l’anno 2017, prestazioni della bilateralità per lavoratori e imprese.
Per quanto riguarda i lavoratori, l’intesa conferma le prestazione dello scorso anno e inserisce tre nuove provvidenze. Confermate:  l’anzianità professionale (Apa) per i lavoratori con almeno 14 anni di permanenza nella stessa azienda, il sostegno al reddito (Sar) per coloro che sono ancora in cassa integrazione in deroga, il contributo per gli apprendisti che raggiungono la qualifica.
Le tre nuove provvidenze sono contributi economici per l’acquisto di lenti da vista, l’acquisto di libri scolastici per i figli che frequentano scuole superiori,  l’accensione di un mutuo per la prima casa.