Duci: a ogni livello lavorare per una ripartenza sociale e produttiva

Oggi il consiglio generale della confederazione regionale

Milano, 22.10.2021

“Ad ogni livello della nostra azione sindacale dobbiamo lavorare per predisporre le condizioni della ripartenza, sociale e produttiva, che richiede risposte sul fronte della redistribuzione, di una nuova politica dei redditi che rilanci i salari e le pensioni e preveda sanzioni esigibili per gli evasori, freni il pericolo della stagflazione, rinnovi e semplifichi i contratti collettivi e includa nel perimetro della contrattazione i nuovi lavori”. Così il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, ha delineato le sfide cui occorre guardare con “coraggio e responsabilità” ai dirigenti di territori e categorie riuniti oggi a Erbusco (Bs) per i lavori del consiglio generale regionale della confederazione.

“Le sfide aperte sono tante, ad ogni livello – ha sottolineato Duci -. Per questo anche come Cisl Lombardia rilanciamo la proposta del nostro segretario generale nazionale di un nuovo Patto sociale, che rinnovi la storica intesa del ‘93. Per la Cisl la via maestra resta quella della concertazione non come metodo ma come politica, per il consolidamento della rappresentanza”.

Occupazione di qualità, rilancio delle politiche attive, lotta alla povertà, impegno per una sanità sempre più efficiente ed efficace sul territorio, oltre che per luoghi di lavoro sicuri: sono solo alcuni dei fronti aperti. “Il 31 ottobre scadrà il blocco dei licenziamenti anche per le aziende del terziario e dei settori colpiti dalla crisi – ha ricordato Duci -. Da più di un anno chiediamo di arrivare a quella data con rete di tutele che coprano le realtà produttive anche sotto i 6 addetti. Se non si arriverà in tempo allora sarà assolutamente necessario prorogare il blocco fino al 31 dicembre”. “Auspichiamo scelte chiare e coraggiose – ha aggiunto – anche in termini di politiche attive, su cui ha fallito clamorosamente il reddito di cittadinanza”.

Alla relazione è seguita un’intensa mattinata di interventi sull’attualità economica e sindacale, conclusa dall’intervento del segretario confederale nazionale, Giorgio Graziani, che ha sottolineato quanto “il Paese ha ancora bisogno del sindacato”. “La situazione generale è ancora molto delicata – ha detto – e noi vogliamo essere protagonisti. Senz’altro al governo Draghi dobbiamo riconoscere un cambio di passo, ovvero la positiva costruzione di un’interlocuzione seria e affidabile con sindacati e imprese, ma il giudizio è articolato. Su alcune partite le cose non stanno andando come ci aspettavamo. Sul fronte delle crisi industriali, che io seguo, non è stato fatto abbastanza, occorrono norme che aiutino, a partire da quelle sulle delocalizzazioni”. Graziani ha inoltre sottolineato che Pnrr e riforme “sono partiti nello spirito positivo, ma nei fatti non stanno portando i risultati che auspicavamo”.


LEGGI: RELAZIONE DI UGO DUCI, SEGRETARIO GENERALE CISL LOMBARDIA (CONSIGLIO GENERALE 22.10.2021)