Edili, attivo regionale approva il contratto nazionale

I delegati e i funzionari sindacali hanno condannato fermamente l’invasione dell’Ucraina

Milano, 21.3.2022

Si è svolto oggi a Brescia presso l’Ente Unico per la Sicurezza e la Formazione l’attivo dei delegati e degli apparati di Feneal, Filca e Fillea della Lombardia per dibattere, valutare e discutere l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale edilizia.

L’attivo ha espresso un parere positivo sui contenuti dell’accordo, che qualifica il settore, l’impresa e i lavoratori.

Salute e Sicurezza sul lavoro, formazione professionale strutturata, valorizzazione enti unici, lotta al “sotto inquadramento” per gli operai e impegno delle parti alla riforma delle declaratorie degli impiegati, difesa e incremento del potere di acquisto del salario: sono principali punti qualificanti dell’intesa.

“Non può esistere un’edilizia di qualità (neutralmente energetica, edilizia green, antisismica, riqualificazione e rigenerazione urbana, ecc.) senza un lavoro di qualità degli operai e impiegati”, affermano i sindacati.

L’attivo impegna i delegati e le strutture territoriali di Feneal, Filca e Fillea a svolgere le assemblee nei cantieri e in tutti i luoghi di lavoro entro il 22 aprile prossimo per consultare, confrontarsi e ascoltare i lavoratori inviando i verbale relativi alle segreterie nazionali e regionali;

La discussione sviluppata ha evidenziato che è urgente rinnovare i contratti territoriali di lavoro, garantendo il secondo livello di contrattazione e attuando tutti gli istituti ad essi rimandati, a partire dell’Elemento Variabile della Retribuzione e senza cambiare genesi ai fondi attualmente presenti.

Inoltre i delegati e i funzionari hanno condannato fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e ritengono che si debba agire per il “cessate il fuoco” immediato e per definire la pace il più presto possibile promuovendo tutte le azioni diplomatiche a livello europeo.
L’attivo ha espresso forte preoccupazione per la situazione internazionale provocata dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina. La guerra provoca tragedie umane inammissibili (morti, profughi, esodi di massa, ecc.) e tensioni e difficoltà economiche che ricadono sui settori produttivi (edilizia compresa) e sulle fasce deboli della popolazione.