La rivista Valori cambia veste e va sul web

Milano, 13.4.2018

La rivista “Valori” cambia veste e diventa consultabile via web, al sito www.valori.it. Diretta da Andrea Di Stefano, la testata giornalistica di proprietà della Fondazione Finanza Etica, promossa da Banca Etica ed Etica Sgr, si occupa dal 2002 di realizzare inchieste e reportage per avvicinare le persone al mondo della finanza e dell’economia. Continuerà a farlo, con un nuovo obiettivo: “tenere insieme l’analisi su cosa non funziona con le esperienze di modelli alternativi, come quello della finanza etica”, spiega Andrea Baranes nell’articolo “Se in dieci anni nulla è cambiato, noi cambiamo Valori”.

La Cisl, come cofondatore di Banca Etica, con le sue strutture e categorie, a partire dai bancari della First, ha contribuito ad avviare nel Paese una riflessione che mettesse al centro del dibattito un uso del denaro più consapevole e trasparente, senza demonizzarlo, contribuendo alla costruzione di una cultura economica alternativa a quella dominante. Banca Popolare Etica è una realtà visibile e riconosciuta.
“Abbiamo visto con favore la nascita e lo sviluppo di una “voce fuori dal coro”, diversa da tutti quelli che raccontano e fanno finanza dalla parte dei potenti – afferma Marco Viganò, per la Cisl nel tavolo dei soci di riferimento di banca Etica – che svelasse i veri interessi e le conseguenze delle azioni messe in campo da governi e istituzioni internazionali, senza gridare “al lupo”, ma entrando nel merito dei processi e delle decisioni che investono la nostra vita quotidiana, promuovendo nuove modalità di credito e la trasparenza degli investimenti, anche finanziari”.

Far diventare la finanza e il mondo che la circonda una materia per non addetti ai lavori, continua ad essere lo scopo di Valori anche nella nuova veste editoriale. “L’invito è farne uno strumento per alzare la nostra conoscenza e consapevolezza – aggiunge Viganò – perché se lasciata ai professionisti e senza controllo sociale, la finanza rischia di riprodurre le condizioni per nuove crisi a livello planetario e nuovi impoverimenti delle popolazioni, accrescendo il divario tra i possessori della ricchezza e il resto delle popolazioni”.