Nidi gratis, Cisl Lombardia: ampliare l’accesso alle famiglie con Isee oltre la soglia dei 20mila euro

Milano, 7.6.2018

FAMIGLIAAmpliare l’accesso alla misura “nidi gratis” alle famiglie con Isee oltre la soglia dei 20mila euro, pur introducendo forme di compartecipazione alla spesa in base alle condizioni economiche e patrimoniali. E’ una delle proposte della Cisl Lombardia per rafforzare la conciliazione famiglia-lavoro e favorire l’occupazione femminile, presentate questa mattina nel corso del convegno “Life in balance. Nuovo paradigma per le politiche di conciliazione” organizzato dal sindacato in occasione del Festival per lo sviluppo sostenibile 2018 promosso da Asvis.

In Lombardia si è attestata al 12% la percentuale di bambini 0-2 anni che frequenta l’asilo nido, al 15% la percentuale di bambini che utilizzando servizi per l’infanzia (dati Istat 2014) . “Il differenziale tra occupazione femminile e maschile in Lombardia è pari a 15 punti percentuali, con le donne ferme al 60% – sottolinea Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia con delega ai temi della Conciliazione e pari opportunità -. Se vogliamo favorire la riduzione di questo gap occorre rafforzare i servizi che supportano le donne nella conciliazione lavoro-famiglia, in un’ottica multidimensionale, che tenga conto delle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici in quanto persone inserite in un contesto di relazioni”. “Affinché la ripresa sia sostenibile – aggiunge – si deve investire nelle politiche di conciliazione come leva strategica per contrastare il rischio di vulnerabilità economica delle famiglie e favorire il rafforzamento e la qualificazione dei servizi di welfare”.

Da qui la richiesta alla Regione di avviare un tavolo di confronto regionale tra assessorato, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali ed Anci per sostenere l’attività delle Reti di conciliazione territoriali, per favorire la contrattazione decentrata come strumento di sostegno che accompagni l’innovazione organizzativa e promuova buone prassi di conciliazione dei tempi. “E’ necessario – conclude Gilardoni – sostenere modelli di rete sul territorio partecipati da istituzioni, dalle rappresentanze del partenariato economico e sociale, dal terzo settore, dalle organizzazioni sindacali, nella logica di valorizzare e favorire l’aggregazione della domanda, ma anche dell’offerta dei servizi”. Per sostenere le famiglie, la Cisl Lombardia chiede l’attuazione del fattore famiglia quale misura per agevolare l’accesso ai servizi di welfare.

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Che occorra favorire la conciliazione famiglia-lavoro per migliorare la qualità della vita delle persone e dei lavoratori è stato condiviso da tutti i partecipanti al convegno. Alessandra Smerilli, docente di Economia politica ed elementi di statistica alla Pontificia facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma, ha sottolineato l’esigenza di valorizzare il ruolo della famiglia e dell’attività di cura, anche riducendo il tempo dedicato al lavoro. Il mondo della finanza, inoltre, dovrebbe sostenere gli strumenti di conciliazione nell’ottica di un maggiore benessere della società. Politiche di conciliazione strategiche anche secondo Virginio Brivio, presidente di Anci Lombardia, per “alzare il livello di qualità della vita sul territorio”.

Silvia Piani, assessore regionale alle Politiche per la famiglia, ha manifestato l’intenzione di continuare a investire sulle reti territoriali per la conciliazione, per far incontrare welfare aziendale e pubblico, e sottolineato l’importanza del confronto con i sindacati, i Comuni e il Terzo settore per progettare interventi efficaci.

A conclusione della mattinata, il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, è intervenuto innanzitutto ricordando la figura di Pierre Carniti, grande sindacalista Cisl di cui oggi si sono celebrati i funerali, e il suo insegnamento di rivolgere “sempre uno sguardo al futuro”. Quanto al tema del “Life in balance”, Duci ha sottolineato che “il sindacato quando si occupa di lavoro, fisco, welfare, pensioni, deve sempre pensare ai bambini di oggi, che saranno genitori domani”. “Deve pensare – ha spiegato – a costruire per loro condizioni di felicità, a partire dal fatto di avere una famiglia presente”. “Il nostro impegno è avere un sistema fiscale pensato per la famiglia, sulla famiglia – ha concluso -, strumenti di conciliazione, una rete sussidiaria tra welfare pubblico e contrattato”.

 

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