Oltre 6mila rapporti di lavoro fittizi in Lombardia nel 2016

Milano, 24.10.2017

Brutte notizie dall’ultimo report sull’attività ispettiva dell’Inps in Lombardia. Nella nostra regione sono ormai consolidati i “modelli” di illegalità importati dal Mezzogiorno ed anche nel 2016, dopo il boom dell’anno precedente, sono stati oltre 6mila i rapporti di lavoro annullati perché fittizi. “Il fenomeno dei rapporti di lavoro fittizi, con la creazione di posizioni assicurative cui non corrispondo effettivi posizioni di lavoro, è emerso circa 5-6 anni fa, legato inizialmente alle attività agricole del Sud Italia – spiega Gerardo Manzione, responsabile del team Attività di vigilanza –. Dal 2014 si è spostato anche nei settori del lavoro dipendente e interessa oggi l’intero territorio nazionale”. Il dato è emerso questa mattina nel corso della presentazione del “Rapporto sulle attività dell’Inps in Lombardia nel 2016”, organizzata dalla Cisl Lombardia presso la sua sede regionale.

Un appuntamento ormai consolidato, la presentazione del rapporto Inps alle parti sociali, interessante occasione di approfondimento per i dirigenti sindacali. “La lettura del contesto ci può aiutare non solo nella formulazione di valutazione – ha sottolineato nella sua introduzione Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia – ma soprattutto nell’elaborazione di riflessioni e proposte di lavoro”. “A fronte della complessità dei bisogni, e della loro evoluzione – ha aggiunto – l’attuazione di politiche di tutela e protezione sempre più necessita di forme di interazione dei servizi nella comunità. La gestione del Sia e la prossima attuazione del reddito di inclusione sono un esempio di come l’implementazione di uno strumento di tutela richiederà un’interazione tra l’Istituto, la Regione, i Comuni e ambiti, le parti sociali e le organizzazioni del terzo settore”.

Il rapporto 2016 mostra per la situazione socio economica regionale timidi e contrastanti segnali di ripresa, testimoniati dall’incremento delle aziende attive aumentate nel 2016 di circa 12000 unità rispetto all’anno precedente ed un decremento dei soggetti attivi iscritti alla gestione Artigiani e Commercianti, sebbene in tutti e tre i settori si sia registrato un aumento degli incassi da contributi, mentre la richiesta di ore di cassa integrazione è risultata in calo del 29% rispetto al 2015.
Sul versante “lavoro” si evidenzia un incremento di 71800 occupati, una diminuzione delle persone in cerca di prima occupazione ed un lieve calo del tasso di disoccupazione -0,5%, rispetto all’anno precedente.
Nel corso del 2016 le posizioni pensionistiche da contributi tra gestione privata e pubblica, sono incrementate di 32.560 unità rispetto all’anno precedente, le pensioni di invalidità civile sono aumentate del 2,9% mentre la richiesta dell’assegno sociale ha fatto registrare una riduzione dell’1,45%.

“Per la nostra attività è assolutamente importante il rapporto continuo con le parti sociali – ha sottolineato il direttore di Inps Lombardia, Giuliano Quattrone -. E’ un elemento fondamentale dell’attività di servizio che l’Istituto fa sia direttamente che indirettamente, attraverso i patronati”. “L’incontro di oggi – ha aggiunto – è stato un occasione per noi assolutamente utile per far conoscere problemi e iniziative importanti, come il contrasto all’illegalità, le prestazioni di welfare integrativo, che a volte sfuggono, vista la complessità delle attività svolte”.

 

Nella sezione Previdenza i materiali dell’incontro