Parità di diritti: Italia al 20° posto del WeWorld Index

Milano, 18.3.2016
 
Serviranno 30 anni per diventare un Paese con pari condizioni per tutti i cittadini, in particolare, per donne e bambini. E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che emerge dal “2° WeWorld Index – Bambini/e adolescenti e donne: il mondo degli esclusi”, il rapporto che valuta ogni anno quale sia la situazione di milioni di bambine, bambini, adolescenti e donne. Il dossier misura l’inclusione di questi soggetti in 168 Paesi del mondo sulla base di 34 indicatori, associando a ciascuno di essi una breve intervista a uno stakeholder esperto del tema: nell’edizione di quest’anno, presentata a Roma, alla Farnesina, ed il 16 marzo a Milano, all’Ispi, per l’indicatore che misura la disoccupazione, con attenzione specifica al tema migranti, è stato intervistata anche Anolf Milano. Nonostante l’adozione dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030 il rapporto restituisce una classifica che conferma la necessità di un cambio di rotta: oggi ancora troppi sono esclusi dalla possibilità di vivere in un ambiente sano, con opportunità formative, economiche e sociali, sicuro, al riparo dalla violenza e dalla corruzione, aperto al pluralismo e alla parità di opportunità tra uomini e donne. In particolare, l’Italia si posiziona al 20° posto, con un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno, dovuto essenzialmente agli indicatori relativi alla partecipazione politica delle donne. Il WeWorld Index sottolinea che il nostro Paese avrebbe bisogno di almeno 30 anni – il doppio di quelli necessari al 1° Paese della classifica: la Norvegia – per raggiungere il valore target 2030, che è quello raggiunto da un Paese ideale che abbia sempre ottenuto il primo posto nei 34 indicatori del WeWorld Index. “L’Italia dovrebbe da subito – afferma Maurizio Bove, presidente Anolf Milano – varare politiche per favorire l’inclusione di bambine/i e donne ed avviare pratiche inclusive in molteplici ambiti quali: la salute, l’educazione dei cittadini under 18, l’ambiente, la politica, l’economia, la parità di genere, la violenza contro le donne”.
 
Trovate la pubblicazione integrale al link: https://www.weworld.it/pubblicazioni/2016/WeWorld-Index2016/