Pmi metalmeccaniche, Fim in presidio per il rinnovo del contratto

Milano, 15.6.2017

Un presidio a Lecco per sollecitare il rinnovo del contratto con Unionmeccanica quello che ha coinvolto questa mattina centinaia di delegati della Fim della Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto per discutere dei principali punti del contratto e sollecitare Confapi a chiudere la partita.
“Il comparto in questione prevede professionalità e capacità specifiche dei lavoratori che sono infatti tutti altamente qualificati. Questo contratto va fatto per riaffermare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che aspettano il rinnovo da troppo tempo e hanno il diritto ad essere tutelati – spiega Enrico Civillini, segretario generale della Fim Cisl Lombardia -. “La Fim riconferma il proprio impegno per raggiungere la positiva conclusione della vertenza e sollecita con forza Unionmeccanica ad andare avanti su questa strada.”
Sono oltre 400mila i lavoratori delle piccole medie imprese metalmeccaniche in attesa da ben 9 mesi del rinnovo contrattuale con Unionmeccanica. Dalla lavorazione dei metalli alla costruzione di macchine per i processi produttivi, dalla fabbricazione di prodotti in metallo all’elettronica ed elettromeccanica fino alla fabbricazione di componentistica per tutti i settori industriali: il comparto che interessa le piccole medie industrie metalmeccaniche coinvolte è di estrema importanza per il tessuto della Lombardia e fa’ uso di moderne tecnologie con un alto tasso di investimenti in ricerca e sviluppo.
Il 20 giugno si terrà il prossimo incontro tra sindacati metalmeccanici e controparti, intanto la Fim Lombardia spiega i punti da rilanciare in occasione del rinnovo: “Dal punto di vista normativo chiediamo che venga tutelato l’aspetto formativo e rilanciato lo smart working, sul fronte economico, invece, chiediamo un aumento del potere d’acquisto e un investimento sul welfare integrativo sia in ambito sanitario che previdenziale”.