Raffineria Sannazaro, Femca Pavia: intensificare la manutenzione, potenziando l’organico

Milano, 6.2.2017

 

Ancora un incidente alla Raffineria Eni di Sannazzaro, a distanza di due mesi da quello precedente. Ieri mattina, per cause ancora in corso di accertamento, c’è stato un nuovo incendio che ha interessato l’Isola 7 della raffineria, costruita negli anni 70/80. L’incendio è divampato dall’impianto Hd2 destinato alla distillazione del greggio ed alla successiva desolforazione del gasolio. La chiusura immediata della mandata di carburante e il tempestivo intervento delle squadre di emergenza interna dell’Eni, hanno evitato ulteriori problemi all’impianto, ma soprattutto ai lavoratori addetti.
“Questo ennesimo incidente non può essere sottovalutato – afferma Gianni Ardemagni, reggente della Femca di Pavia -. Non è assolutamente normale che dopo quanto avvenuto il 1° dicembre scorso, ancora una volta assistiamo ad un nuovo incendio che preoccupa i lavoratori della raffineria, ma anche i cittadini di Sannazzaro e dei Comuni limitrofi. Oltre che accertare le cause è necessario intervenire con tempestività, per verificare le condizioni di sicurezza e dello stato manutentivo di tutti gli impianti, a partire da quelli più datati risalenti agli anni Sessanta”. “Chiediamo alla direzione – aggiunge –  di mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché la raffineria riacquisti l’affidabilità, anche in termini di sicurezza, dei propri impianti attraverso iniziative di revisione dell’organizzazione aziendale, a partire dal rafforzamento dell’organico nei reparti operativi e di manutenzione, carenti di almeno 30 persone”. 
Nel corso dell’incontro di questa mattina con la direzione ai sindacati è stato comunicato che anche l’impianto colpito dall’incendio è stato messo sotto sequestro.
Lunedì 13 si terrà un’assemblea generale con tutti i lavoratori dell’impianto per discutere del problema sicurezza e della vertenza aperta per il rinnovo del contratto nazionale. 
La raffineria di Sannazzaro produce oltre 11 milioni di tonnellate di petrolio greggio e ha circa 700 dipendenti più l’indotto. Attualmente gli impianti stanno andando al 40% di carica.