Saipem, al via mobilitazione contro il piano industriale del Gruppo Eni

Milano, 25.11.2015
 
Mobilitazione alla Saipem di San Donato Milanese. I lavoratori dell’azienda sciopereranno e manifesteranno domani contro il nuovo Piano industriale del Gruppo Eni (di cui Saipem fa parte). “Si registra il rischio dell’uscita di Eni dalla chimica – si legge in un comunicato distribuito in azienda – e, dentro lo stesso piano, la conferma della fuoriuscita di Saipem dal suo perimetro industriale, con la vendita di oltre il 12% delle sue quote alla Cassa Depositi e Prestiti. Operazione questa che, se da una parte garantisce ancora la proprietà pubblica, non garantisce una necessaria chiarezza sul futuro industriale di Saipem”. “Nello specifico – prosegue la nota – , la Saipem ha dichiarato a più riprese che non ci sarebbe stata l’intenzione di smembrare la struttura italiana ma che prevede un taglio di 8.800 addetti in tutto il mondo. Nei fatti, a cosa stiamo assistendo? Cessione del ramo ambiente, esuberi nei Centri di ingegneria di Roma e Vibo, cessione del ramo Infrastrutture, cessione Fpso, riduzione capacità dell’Ingegneria; continua esternalizzazione di attività. Ribadiamo la nostra preoccupazione verso strategie aziendali a noi sconosciute ed in continua evoluzione. Siamo ancora in attesa di tavoli di confronto ufficializzati, finora disattesi”. La preoccupazione dei sindacati è che questi scenari portino a future difficoltà occupazionali. Oltre alle due ore di sciopero, le segreterie nazionali di Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno organizzato un confronto per il prossimo 5 dicembre all’Auditorium Antonianum (viale Manzoni 1) di  Roma, per discutere insieme al mondo della politica e delle realtà associative del Paese, su come intervenire per fare cambiare la rotta ad Eni e Saipem.