Milano, 24.11.2015
Una raccolta firme a sostegno della piattaforma rivendicativa da presentare all’Aler di Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio. E’ l’iniziativa lanciata dai sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat di Como, per sollecitare l’azienda ad aprire al più presto un confronto. Da quando le Aler di Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio si sono accorpate, infatti, i sindacati degli inquilini hanno unitariamente presentato richieste e proposte per ottenere una gestione efficiente ed efficace della nuova Azienda che, contemporaneamente, salvaguardasse la funzione sociale dell’Edilizia Pubblica, vista la difficoltà di gran parte degli assegnatari a pagare i costi abitativi riguardanti l’affitto, ma soprattutto, le spese relative ai servizi accessori. Ad oggi, però, Aler non ha dato alcuna risposta concreta nel merito delle questioni posto. Anzi, ha rimandato a data da destinarsi l’incontro nel quale i sindacati avrebbero presentato la ufficialmente la loro piattaforma. Questi i temi al centro delle richieste di Sunia, Sicet e Uniat:
– assunzione a carico dell’Aler di una quota almeno del 20% relativa alle spese di riscaldamento per gli assegnatari inseriti nell’Area della Protezione, ossia i primi 5 livelli (affermando il principio che il calcolo della “sostenibilità economica” deve basarsi sulla somma del canone più gli oneri accessori);
– riduzione degli affitti negli alloggi che presentano carenze manutentive e/o la non conformità con le Norme di igiene e sicurezza;
– accordo sulla morosità per stabilire i criteri generali e le modalità sia per il recupero del pregresso sia per inquadrare le situazioni di reale impossibilità di pagamento da classificarsi come morosità incolpevole;
– stanziamento di fondi adeguati e istituzione delle Commissioni per i Contributi di Solidarietà L.R. 27/2009 in tutte le Unità operative gestionali corrispondenti alle 4 Aler storiche;
– attuazione di un’effettiva autonomia gestionale ed economica nelle 4 Unità operative gestionali per facilitare la soluzione dei contenzioni sui ricorsi anagrafici e reddituali, sui canoni e sulle morosità, sulle spese reversibili, sulla manutenzione degli alloggi, sul controllo della qualità dei servizi e delle forniture ai caseggiati;
– predisposizione di un programma di manutenzione straordinaria finalizzata al risparmio energetico, con l’obiettivo di eliminare i notevoli sprechi e i conseguenti costi esorbitanti, e alla rimozione delle coperture in amianto in quanto pericolose per la salute.