Sanità, salute e sicurezza, lavoro, attività educative: Cisl Lombardia scalda i motori in vista dell’autunno

Duci: pronti a iniziative di mobilitazione se sarà necessario

Milano, 7.9.2020

Un nuovo Patto sulla sanità, più prevenzione e sicurezza sul lavoro, investimenti concreti per ripartenza della attività educative e scolastiche, un rilancio dell’occupazione che contrasti la disoccupazione giova: sono solo alcuni dei fronti caldi dell’autunno 2020 che già vedono impegnati i sindacalisti della Cisl in Lombardia. Li ha delineati lo stesso segretario generale dell’unione sindacale regionale, Ugo Duci, aprendo i lavori dell’esecutivo che questa mattina, per la prima volta da più di sei mesi, si è riunito in presenza presso la sede della Cisl bergamasca, con la partecipazione anche della segretaria nazionale Cisl, Daniela Fumarola.


“Nei mesi scorsi abbiamo vissuto giorni e settimane che non possiamo dimenticare – ha detto Duci aprendo i lavori – . Non dobbiamo dimenticare i rimpalli di competenza e responsabilità tra i diversi livelli istituzionali, la sorda resistenza di Confindustria Lombardia e di alcune associazioni datoriali alla richiesta di sospendere le attività produttive e di servizio non essenziali, e nemmeno dimenticheremo le mancanze, gli errori, le scelte sbagliate, le carenze con cui la Regione ha affrontato e gestito l’emergenza”. “Ma non vogliamo dimenticare neanche il lavoro, la dedizione, il sacrificio – ha aggiunto – di tante donne e uomini, medici, infermieri, personale sanitario e sociosanitario, lavoratori dei trasporti, della logistica, dei servizi ecologici, dei servizi postali e bancari, della distribuzione alimentare, grande e piccola, delle industrie produttrici dei beni essenziali”.

In questo contesto la retromarcia delle associazioni datoriali della sanità privata dalla firma di un contratto che manca da ben 14 anni, è una “inaccettabile umiliazione – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Lombardia – proprio di quelle donne e quegli uomini che negli scorsi mesi hanno superato se stessi pur di salvare vite e curare malati”.

Per questo per il prossimo 16 settembre, giorno di sciopero dei lavoratori e lavoratrici della sanità privata, Duci ha chiamato tutta la Cisl lombarda a mobilitarsi al fianco della Funzione Pubblica.

Quanto al confronto con la Regione, Duci ha sottolineato l’esigenza che le tante proposte concrete, puntuali e praticabili, portate ai tavoli unitariamente da Cgil, Cisl e Uil con le loro categorie, si traducano finalmente in interventi concreti.
A partire dal fronte sanitario. Dopo la mobilitazione di giugno, con i tre presidi e la proposta alla presidenza di Regione Lombardia di un tavolo permanente di confronto per un nuovo “Patto sulla sanità”, è stato convocato un primo incontro per giovedì. “Se alle dichiarazioni di disponibilità e di interesse per le proposte sindacali seguiranno a breve termine sviluppi concreti, bene! – ha sottolineato Duci – Diversamente proporremo a Cgil e Uil di riprendere unitariamente la mobilitazione, nelle modalità possibili in questa fase, con ulteriori iniziative da calendarizzare nel corso dell’autunno”.

Cisl Lombardia in allerta anche sul fronte della sicurezza sul lavoro (è stata più volte sollecitata una verifica attuativa di quanto concordato), delle politiche abitative (occorre al più presto un tavolo di confronto sulle modifiche alla normativa sugli accessi), degli strumenti per il lavoro (occorre rifinanziare e potenziare le Reti Lavoro con proroga a settembre 2021), così come della ripartenza delle attività educative e scolastiche.


“La Giunta – ha ricordato il segretario generale della Cisl lombarda – ha istituito all’inizio del mese di agosto il “Fondo famiglia per l’emergenza Covid-19”, finanziato con 20 milioni di euro. È positiva e da noi fortemente sostenuta la direzione tesa a promuovere interventi a sostegno della famiglia, ma rileviamo che il finanziamento si compone di risorse già stanziate in precedenti provvedimenti e non utilizzate; va perciò incrementato e alimentato con risorse fresche”.