Scandali sanità, Cgil, Cisl e Uil Lombardia: intensificare i controlli

Milano, 15.9.2017

Per Cgil, Cisl, Uil della Lombardia “L’inchiesta della Procura di Monza, che ha condotto all’arresto di tre medici e alla detenzione domiciliare di altri nove con l’accusa di aver ricavato consistenti vantaggi economici da interventi alle anche e alle ginocchia abnormi nel numero ed effettuati con materiale protesico scadente, inquieta ed indigna”.
Indigna, spiegano i tre sindacati in una nota unitaria, perché ancora una volta “la tutela della salute, e particolarmente di pazienti fragili, risulterebbe inquinata e distorta da interessi economici illeciti, ed inquieta per le dimensioni, per le conseguenze sulla salute delle persone, per la persistenza in ambito sanitario di condotte criminali e per l’insufficiente adeguatezza dei controlli”.
“Fermo restando che seguiamo con interesse lo sviluppo delle indagini, occorre riflettere sul tema dei controlli”, aggiungono Cgil, Cisl e Uil.
“Occorre – spiegano – che la governance della dgr Welfare e i controlli delle Ats si rafforzino e intensifichino, in particolare nei punti del sistema sociosanitario che è ormai accertato siano più esposti all’illegalità. La filiera degli appalti e delle forniture degli erogatori privati accreditati è, con evidenza, l’ambito nel quale è necessario adottare iniziative che riducano a priori le possibilità di questi fenomeni, oltre a rafforzare e intensificare i controlli per renderli efficaci sistemi di deterrenza. Chiediamo a Regione Lombardia di impegnarsi su questo a fare molto di più”.
Esprimendo la massima solidarietà ai pazienti danneggiati da questa vicenda, Cgil, Cisl e Uil lombarde continueranno a seguirne gli sviluppi con grande attenzione: la salute è un bene primario che deve essere tutelato con il massimo di legalità e rigore.