Sindacati e aziende pronti alla sfida della contrattazione territoriale per le pmi

Milano, 20.10.2016
 
Quanto sono attrezzati e pronti sindacati e associazioni imprenditoriali per le sfide aperte dai nuovi scenari economici, nazionale e non solo, e dalla gestione della fase di uscita dalla crisi? Quale ruolo può giocare la contrattazione aziendale e territoriale in particolare per le piccole e medie imprese? Se n’è discusso nella seconda parte della Fiera della Contrattazione, nella tavola rotonda tra sindacati e rappresentanti delle imprese, introdotta dall’intervento di Luciano Pero, docente Mip-Politecnico di Milano, che ha evidenziato la necessità di adeguarsi alla rapidità dei cambiamenti in atto, puntando anche sull’accrescimento delle competenze dei delegati aziendali, affinché la partecipazione dei lavoratori sia un fatto concreto. “Rispetto a un anno fa, alla quinta Fiera della Contrattazione, molte cose sono cambiate – ha sottolineato Gigi Petteni, segretario confederale Cisl -. Oggi abbiamo una proposta comune con Cisl e Uil sulla riforma del modello contrattuale che stiamo portando avanti, molte intese sono già state fatte, altre sono in via di definizione”. “Il confronto con Confindustria è avviato – ha aggiunto – . Il decreto sulla produttività è arrivato e nella prossima Stabilità ci sarà un incremento sui temi del welfare, che sono una bandiera storica della Cisl”. Uno scenario che, secondo Petteni, lancia un chiaro messaggio ai contrattualisti Cisl: andare sempre più e sempre meglio nei luoghi di lavoro. “Oggi abbiamo molti più strumenti che in passato per far vivere la contrattazione aziendale – ha detto il segretario confederale Cisl -. E’ il momento di rispondere alle sfide sulla contrattazione, non è il tempo per tornare alla lotta di classe. Piuttosto, dobbiamo fare sì un salto di classe sui temi in particolare della partecipazione, sfidando le nostre controparti e cercando di essere sempre un passo avanti a loro”.  
Secondo Stefano Passerini, responsabile area sindacale Assolombarda, le parti sociali devo focalizzarsi di più su temi innovativi, come lo smart-work e l’invecchiamento attivo dei lavoratori,  “risorse umane che hanno esperienze  e competenze – ha detto – che si possono giocare sulla formazione”. Formazione che diventa sempre più fattore strategico, per aumentare la competitività delle imprese ed è quindi un tema importante per la contrattazione aziendale. “La contrattazione per noi è un vestito da poter far indossare alle imprese – ha sottolineato Davide Galli, vicepresidente Confartigianato Lombardia –  in base alle loro diverse caratteristiche”. Secondo Giovanna Mavellia, segretaria generale Confcommercio Lombardia, “il passaggio a un nuovo modello di economia rappresenta una sfida che sindacati e associazioni imprenditoriali devono cogliere”. “La crisi morde ancora, ma siamo un Paese in cui l’80% della domanda è rivolta all’interno – ha detto -. Piuttosto, occorre puntare sulla modernizzazione e internazionalizzazione delle nostre aziende, soprattutto quelle medio-piccole”.