Uffici vertenze Cisl, in Lombardia recuperati oltre 61 milioni di crediti nel 2016

Milano, 1.2.2017
 
Sono 11.175 i lavoratori assistiti nel 2016 dagli Uffici vertenze della Cisl in Lombardia. Oltre 61milioni di euro le risorse recuperate, tra procedure concorsuali aperte e vertenze, complessivamente 6.143 pratiche. A questi si aggiungono i 10.698 lavoratori, novità dell’anno appena trascorso, che si sono rivolti agli uffici vertenze Cisl per svolgere le procedure di dimissioni on line. E’ quanto emerge dal Rapporto 2016 degli uffici vertenze Cisl Lombardia, che segnala il permanere di una situazione di crisi occupazionale ed economica pesante, anche per la Lombardia. La riduzione dell’utilizzo delle casse in deroga, uno stop ai licenziamenti per giustificato motivo delle molte aziende che precedentemente si sono viste costrette a chiudere l’attività, il rallentamento delle procedure concorsuali, che negli scorsi anni hanno interessato prevalentemente realtà produttive medio-grandi. Sono tutti fattori che in questo 2016 hanno concorso a rivedere il flusso delle attività in contrazione rispetto agli anni precedenti”, spiega Gualtiero Biondo, coordinatore regionale degli Uffici vertenze Cisl. “Rispetto all’anno scorso abbiamo assistito 679 lavoratori in meno, ma non perché sia calato il bisogno di tutela – sottolinea -. Con l’attuazione della legge Fornero per il lavoratore è diventato troppo costoso far valere i propri  diritti in tribunale, sia in caso di licenziamento che di recupero crediti. E quindi le vertenze calano e lo stesso le procedure concorsuali legate ai fallimenti”. Entrambe le principali attività degli uffici legali Cisl, vertenze e procedure concorsuali, sono infatti calate in misura analoga: 4.970 sono state le vertenze instaurate (5.868 nel 2015), 1.173 le procedure concorsuali (1.258 nel 2015), che hanno interessato rispettivamente 7.002  e 4.173 lavoratori.
“E’ stata una riduzione significativa in tutti i settori – sottolinea Biondo – e le cause sono da ricercare sia nelle difficoltà ad intentare una causa per un recupero del credito, sia nello scarso turn-over occupazionale conseguente ad una contrazione dell’occupazione, ma anche in un possibile assestamento della perdita di posti di lavoro subita negli anni precedenti”.
I lavoratori assistiti provengono soprattutto dal settore del commercio (3.999 casi), seguito dal metalmeccanico (2.864), edilizia (1.635), chimico-tessile (1.043), trasporti (673) e alimentare (499). 
Quanto ai motivi di ricorso all’attività di tutela, si conferma al primo posto la forte necessità di recuperare il proprio credito (3.786 lavoratori), in seconda battuta le impugnazioni di licenziamento (1.178 lavoratori) in calo del 15% rispetto all’anno scorso. Novità del 2016, le dimissioni on line hanno interessato 10.698 lavoratori, che rivolgendosi agli uffici vertenze Cisl hanno trovato tutela, nei casi in cui si sono dimessi perché non retribuiti oppure perché costretti dal datore di lavoro per eludere le norme sul cambio appalto o trasferimento di azienda.