Vigilanza privata, oggi lo sciopero per il contratto

Profondo disagio dei lavoratori e delle lavoratrici da oltre sei anni senza un aumento salariale

Milano, 2.5.2022

Sei anni e mezzo di attesa e ancora niente rinnovo: sono i 100mila lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in tutt’Italia che aspettano dal 2015 il rinnovo del loro Contratto nazionale. Per lunedì 2 maggio i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno indetto una giornata di sciopero nazionale, con una manifestazione a Roma. Il corteo partirà da piazza della Repubblica alle ore 10.
La mobilitazione, decisa lo scorso 13 aprile, denuncia “l’atteggiamento inconcludente delle associazioni datoriali di settore Assiv, Univ, Anivip, LegaCoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Lavoro, che nell’ultimo incontro di trattativa del 18 marzo, invece di presentare una proposta salariale dignitosa, hanno dichiarato di non aver ricevuto mandato dalle aziende associate” riferiscono i sindacati.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs vogliono accendere i riflettori sulla situazione drammatica in cui versa il settore e sullo stato di sofferenza e di profondo disagio dei lavoratori e delle lavoratrici da oltre sei anni senza un aumento salariale, con stipendi insufficienti, di fronte alla costante violazione delle norme di legge e dei contratti anche in tema di salute e sicurezza e alla cronica carenza di tutele adeguate rispetto all’evoluzione del settore.

Per le tre sigle il mancato adeguamento del salario delle lavoratrici e dei lavoratori costituisce un elemento di estrema gravità, oltre che per il tempo trascorso, soprattutto per l’andamento dell’inflazione che in questo periodo sta comportando una grande penalizzazione del potere d’acquisto dei redditi medio-bassi, in particolare per un settore che è diventato indispensabile per i servizi al cittadino.