Nuovo Isee, Anci e sindacati lombardi chiedono la proroga

Milano, 13.5.2014

Una proroga nell’applicazione del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica utilizzato per stabilire la quota a carico dei cittadini che usufruiscono di prestazioni sociali. E’ quanto chiedono Cgil, Cisl, Uil, sindacati dei pensionati e Anci Lombardia, nell’accordo siglato ieri pomeriggio. Il nuovo indicatore dovrebbe entrare in vigore dal prossimo 8 giugno, ma sono ancora troppi, secondo i sindacati e l’associazione che rappresenta 1500 Comuni lombardi, gli “aspetti tecnici tuttora indefiniti”, che necessitano di un confronto col ministero. Nel documento firmato ieri, inoltre, si afferma che prima della definizione e applicazione del regolamento applicativo dell’Isee gli enti locali dovranno confrontarsi con il sindacato, per garantire maggiore equità e giustizia sociale. “E’ un’intesa importante – sottolinea Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia -. Dimostra come, a differenza di quanto avviene a livello romano, quando il sindacato a livello territoriale è un soggetto autorevole e propositivo, le istituzioni ne riconoscono il ruolo forte di soggetto rappresentativo con cui confrontarsi e lo coinvolgono nelle decisioni che sono chiamate ad assumere”. Nell’accordo, Anci Lombardia e i sindacati condividono la preoccupazione per lo stato della finanza locale, che impedisce un’attenta programmazione da parte degli enti e mette a rischio qualità e quantità dei servizi erogati a cittadini, famiglie ed imprese, oltre che la necessità di prestare, nell’adozione dei Regolamenti e dei criteri applicativi del nuovo Isee, “particolare attenzione alle situazioni di povertà e di fragilità sociale che si sono diffuse e acuite in questi anni anche nella nostra Regione in ragione della pesante crisi economica tuttora in atto – si legge nel documento -, con primario riferimento alla disabilità, ai servizi per minori  e alla compartecipazione per anziani nei servizi domiciliari e in strutture sociosanitarie”. Infine, affermano la necessità di un confronto con Regione Lombardia per verificare l’impatto e la relazione tra nuovo Isee e fattore Famiglia lombardo, per evitare inutili sovrapposizioni e risultati contraddittori.