Oltre 13mila lavoratori e lavoratrici Cgil, Cisl e Uil al governo: “Dalle parole ai fatti”

Milano, 9.10.2019

Fatti, non solo parole. Dalle tribune, platea, palco del forum di Assago, oltre 13mila lavoratori e lavoratrici riuniti per l’assemblea nazionale di Cgil, Cisl e Uil lo hanno ribadito con forza questa mattina. “Discontinuità nei fatti” è stata la parola d’ordine della mattinata. Certamente, rispetto al governo Conte 1, Cgil, Cisl e Uil hanno registrato un cambio di passo. Ma non sono affatto intenzionati ad abbassare il livello della mobilitazione. Tutto dipenderà da come proseguirà il confronto col governo e da come verrà scritta la Finanziaria.

Intanto, il 16 novembre, confederazioni e categorie saranno in piazza coi sindacati dei pensionati per la rivalutazione delle pensioni. Tanti i delegati Cgil, Cisl e Uil che si sono alternati sul palco con i segretari generali delle tre confederazioni, Annamaria Furlan, Maurizio Landini e Carmelo Barbagallo. Hanno ribadito le richieste dei lavoratori e dei pensionati, rivendicando attenzione reale ai concreti problemi delle persone, per dare nuove prospettive al Paese. “Noi lavoratori vogliamo ricostruire qui l’Italia – ha detto Marco Ceriani, delegato Fit Cisl in Trenord -. È un progetto ambizioso, per qualcuno forse irrealizzabile. Ma tutti insieme possiamo farcela”. Giulia Ranieri, delegata Cisl al Cnr, ha ricordato le enormi difficoltà dei giovani che vogliono dedicarsi allo studio e alla ricerca per l’innovazione. “Tanti ministeri si occupano della ricerca, ma sono sempre molto distratti – sottolinea -. Non lo sono altrettanto quando devono effettuare nomine. Non stupiamoci se i giovani cercano lavoro all’estero. Ai ragazzi servono opportunità di lavoro, non forme di assistenzialismo”.

Giovani che pagano un prezzo troppo alto alla precarietà del lavoro, lo ha ricordato anche la segretaria generale della Cisl. “La prossima Finanziaria – ha detto Furlan – pur nelle ristrettezze deve dare segnali forti di discontinuità, su università, innovazione, ricerca, impresa 4.0. I nostri giovani hanno bisogno di prospettive”. Così come hanno bisogno di risposte concrete 12mila lavoratori pubblici i attesa del rinnovo del contratto. “L’anno prossimo deve essere l’anno dei contratti, con risorse vere – ha detto Furlan – a partire quei 370mila precari della pubblica amministrazione che hanno il diritto di avere finalmente un lavoro stabile”. Nel suo ampio intervento, la segretaria generale della Cisl ha sollecitato lo sblocco delle infrastrutture. “Bisogna sbloccare finalmente gli 80 miliardi già stanziati sulle opere infrastrutturali – ha ricordato – e poi vogliamo una riforma fiscale che metta al centro il lavoro”.

Tra i temi caldi anche la salute e la sicurezza sul lavoro. Tre al giorno i morti, una vera e propria strage, hanno denunciato Cgil Cisl Uil. “Un dato inaccettabile per un Paese civile – ha commentato a margine il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci -. E allora i governi regionali e nazionali si coordino per avviare interventi concreti, affinché si smetta di morire sul lavoro”.

 

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