Milano, 27.1.2016
Oltre 500 studenti hanno partecipato questa mattina all’incontro “Il veleno di Auschwitz. Restare umani di fronte al male”, organizzato da Cgil, Cisl e Uil Lombardia per la Giornata della Memoria. Patrocinata dal Comune di Sesto San Giovanni, l’iniziativa segna l’avvio del percorso di lavoro del treno per Auschwitz 2016 che, giunto all’ottava edizione, dal 10 al 14 marzo porterà in visita ai campi di sterminio 680 persone, tra sindacalisti, studenti, pensionati. Sono ben 27, infatti, le scuole coinvolte quest’anno nel progetto che vuole consegnare alle nuove generazioni la memoria delle deportazioni e dello sterminio, affinché tali tragedie non si ripetano mai più. Nel corso della mattinata, grazie al contributo di esperti e rappresentanti dei sindacati e delle istituzioni, gli studenti hanno riflettuto sui tragici eventi di quel periodo della storia italiana ed europea, e cosa ancora oggi significano le discriminazioni in ogni ambito. “L’impegno di questi studenti, la loro attenzione e interesse ci lascia assolutamente contenti – ha sottolineato Bruno Bersani, presidente del “Comitato in treno per la Memoria” – perché anche quest’anno conferma l’importanza e la positività dell’investimento che Cgil, Cisl e Uil della Lombardia hanno voluto manterere forte, nonostante i tempi di crisi”. “E’ di tutta attualità, in questa società multietnica e sempre più complessa – ha aggiunto -, la necessità che nel nuove generazioni, confrontandosi anche col mondo del lavoro e i pensionati riescano a trovare il modo per riuscire ad essere giusti, accettando la sfida di verificare quotidianmente la positività delle relazioni”.
Sull’importanza di agire attivamente per costruire un mondo più giusto ed evitare il ripetersi di terribili tragedie è intervenuto a margine dell’incontro anche il presidente di Anolf Lombardia, Luis Lageder. “Ricordare il genocidio nazista ed auspicare che “non debba accadere mai più”, per quanto importante, non è sufficiente – ha detto Lageder – ancora oggi il mondo è segnato dalla logica genocida di nuovi nazismi, di predazioni economiche, di negazione del diritto ad un’esistenza libera ed in pace. Nessuna pace può essere vera senza giustizia sociale, uguaglianza di opportunità, equità di risultati nell’espressione delle aspirazioni esistenziali di ciascuno”.