Oltre Expo, Adiconsum: mantenere alta l’attenzione sulla lotta agli sprechi

Milano, 23.11.2015

 
Lo spreco non abita nelle case delle famiglie lombarde. Anche quando si creano eccedenze, l’obiettivo è cercare di non buttare via attivando strategie diversificate, ma univoche. In media gli euro buttati in pattumiera sotto forma di cibo sono 3,5 euro per settimana, 14 al mese, 168 l’anno. Sono proprio le famiglie numerose quelle in cui si generano più eccedenze a tavola: quelle con più figli, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, producono eccedenze in quantità superiore alle altre. E’ quanto emerge dai risultati dell’indagine “L’ultima meta non è la spazzatura. Eccedenze alimentari, spreco e buone pratiche nelle famiglie lombarde”, che prima e durante Expo ha coinvolto centinaia di famiglie lombarde: 2.723 hanno partecipato al questionario on line, mentre 20 hanno accettato di essere monitorate e per 4 settimane hanno compilato una sorta di diario degli acquisiti e dei consumi alimentari. Il report di ricerca è stato presentato oggi pomeriggio a Palazzo Giureconsulti in occasione dell’evento a chiusura del progetto “L’expo del consumatore – Risparmia(TI) lo spreco”, nel corso del quale sono state premiate due piccole imprese del settore lattiero-caseario e ortofrutticolo che hanno partecipato al bando “Un alimento, un’azienda, una storia”.
L’iniziativa, realizzata dalle associazioni dei consumatori Adiconsum Lombardia, Cittadinanzattiva e Movimento Consumatori, si è concentrata sullo spreco delle risorse, con un focus particolare, ma non esclusivo, su quelle alimentari. Sono stati considerati, infatti, anche gli sprechi di altre risorse preziose, quali acqua o energia. 
Il progetto “Risparmia(ti) lo spreco”, realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento 2013 della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del ministero dello Sviluppo Economico e con il Patrocinio del Comitato Scientifico per Expo e del Comune di Milano, ha visto anche la collaborazione, in qualità di partner, di molti soggetti, tra i quali: A2A, Auchan, Camera di Commercio di Milano, Fondazione Banco Alimentare Klikkapromo e Simply.
“A cinque giorni dalla colletta alimentare ci sono tanti modi per affrontare i problemi del nostro tempo – afferma Carlo Piarulli, presidente Adiconsum Lombardia, associazione capofila del progetto -. In questo lavoro non si è partiti dall’idea che le famiglie lombarde sprechino, che nelle case di questa regione le pattumiere abbondino di cibo ancora buono. Siamo partiti dal concetto di eccedenza alimentare e dalla convinzione che le famiglie, ciascuna famiglia, attivino una serie di azioni utili a evitare gli sprechi”. “Spenti i riflettori su Expo 2015 – prosegue Piarulli –  inizia un percorso per mantenere accesa l’attenzione su quanto, grazie a questa esposizione universale, si è conosciuto, discusso e appreso. Un intento che va tramutato in realtà con l’impegno di cittadini, imprese, società civile e università e che è inciso nella Carta di Milano”. 
All’incontro è intervenuto anche il ministro delle Politiche attive, Maurizio Martina, che ha ribadito l’impegno affinché nel 2016 si arrivi all’approvazione del testo di legge contro lo spreco alimentare. “Dobbiamo evitare che Expo sia solo una fermata – ha detto – e continuare sul percorso intrapreso stabilizzando i comportamenti, le decisioni, le modalità che permettono di mutare definitivamente lo scenario”. “Il punto di svolta sarà l’approvazione della legge contro lo spreco alimentare – ha aggiunto – che spero nel 2016 ci darà gli strumenti normativi per consentire al nostro Paese di compiere il salto di qualità”. 
Quanto al progetto di cui Adiconsum è stata capofila, ha permesso, da un lato, di svolgere la ricerca “L’ultima meta non è la spazzatura”, che ha coinvolto indagando il comportamento dei consumatori lombardi all’interno delle mura domestiche e cercando di comprendere quali azioni vengono messe in campo per ridurre lo spreco degli alimenti; dall’altro, di premiare attraverso il bando “Un alimento, un azienda, una storia” alcune micro e piccole imprese che si sono distinte per aver attuato azioni innovative nella riduzione degli sprechi nella filiera produttiva.
 
Due le aziende vincitrici:
 
1. l’“Azienda Nadalini Roberto” che ha partecipato al bando di concorso con il suo “Melone Mantovano IGP” per aver saputo coniugare l’innovazione con la sua esperienza e storicità, risparmiando lo spreco con tecniche nuove che possono diventare buona prassi per altre aziende del settore.  
2. l’azienda Casera Monaci Srl, che ha partecipato con il prodotto formaggio Branzi, per aver saputo meglio interpretare il rapporto tra tradizione e innovazione ed offrire un esempio di una buona pratica, efficace, sostenibile, innovativa, replicabile da altri nel settore lattiero-caseario.
 
Per la stessa categoria, la giuria ha ritenuto meritevole di menzione l’Azienda Agricola Zipo, di Zibido S. Giacomo (Mi), che ha partecipato al bando con il “formaggio Zipotta” per la scelta non solo di ridurre, ma addirittura di evitare gli sprechi, continuando a scegliere una produzione tradizionale e naturale, rispettosa dell’ambiente, avvalendosi però delle nuove fonti di energia. 
Le due aziende vincitrici sono state premiate con la realizzazione di un video sulla storia del prodotto,  che potrà essere utilizzato come spot promozionale.