Patronati, al via anche in Lombardia la raccolta firme contro i tagli

Milano, 29.10.2014

Al via anche in Lombardia la raccolta firme a sostegno dei patronati, contro il taglio del fondo previsto dalla Legge di stabilità.  In tutte le sedi Cisl dov’è presente l’Inas si può firmare la petizione “NO ai tagli ai Patronati”. “La legge di stabilità prevede un taglio ai patronati che ne mette in discussione la sopravvivenza – afferma Angela Presciani, responsabile Inas Lombardia -. Se la proposta non verrà modi ficata non saremo più in grado di offrire la nostra assistenza”. Per sostenere i servizi dei Patronati, tutti i lavoratori versano un contributo che il governo Renzi ha deciso di incamerare, per poi dimezzare sia le anticipazioni sia l’aliquota di contribuzione. La manovra di bilancio, infatti, prevede per il 2015 un taglio di 150 milioni di euro del Fondo Patronati (che attualmente ammonta a circa 430 milioni di euro derivanti interamente dal contributo dello 0,226% sui salari dei lavoratori dipendenti) per poi dimezzare dall’80 al 45% gli anticipi che vengono versati ai Patronati sulle somme spettanti. Dal 2016, poi, verrà semi-chiuso direttamente il finanziamento del Fondo, con la riduzione dell’aliquota di contribuzione allo 0,148%. A livello lombardo l’Inas, il patronato della Cisl, nel 2013 ha avuto oltre 800mila contatti, presentando 285.508 domande agli enti previdenziali (Inps-Inpdap e Inail): tra queste 33.853 domandi di pensioni e supplementi, 60.246 domande di Aspi, MiniAspi e mobilità, 11.115 domande di maternità, 22.118 pensioni di invalidità civile e accompagnamento, 3.400 riconoscimenti di malattie professionali e infortuni. Inoltre, a favore dei cittadini extracomunitari, sono state inoltrate 21.355 fra richieste e rinnovo di permesso di soggiorno e ricongiungimento familiare. “E’ inconcepibile il taglio al fondo patronati – afferma Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia – certo non staremo a guardare mentre smantellano un sistema che offre assistenza gratuita a migliaia di cittadini lombardi”. 

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