Per i frontalieri seve una sede di confronto permanente

Nella giornata di giovedì 15 giugno 2023, Regione Lombardia ha audito i rappresentanti dei lavoratori frontalieri di CGIL, CISL e UIL in merito ai nuovi scenari e alle priorità del lavoro frontaliero di cui la Lombardia, con oltre 80.000 persone che quotidianamente attraversano il confine con la Svizzera, rappresenta il primo territorio italiano fornitore di manodopera transfrontaliera

A seguito dell’approvazione del disegno di Legge sull’imposizione fiscale si rende necessario un ruolo attivo di Regione Lombardia per la distribuzione transitoria dei ristorni fino al 203 e redistribuzione a Comuni, Province e Comunità montane delle imposte versate in Svizzera; per l’istituzione di un fondo finalizzato ai progetti socioeconomici del territorio sui quali si richiede il coinvolgimento di Istituzioni e parti sociali, al fine di definire gli orientamenti; per l’introduzione di una “indennità di confine”, sulla quale si chiede l’apertura di una discussione su modalità praticabili, efficacia, soggetti destinatari, area d’intervento per valorizzare welfare aziendale, attivazione di iniziative volte alla conciliazione vita-lavoro, sconti benzina e contributi per gli affitti

Risulta inoltre prioritaria l’istituzione di un osservatorio transfrontaliero lombardo, che coinvolga Istituzioni Italia-Svizzera e le parti sociali Italiane e Svizzere, sul lavoro frontaliero della Lombardia e sugli effetti dell’applicazione del nuovo accordo fiscale

Infine, CGIL, CISL e UIL hanno invitato Regione Lombardia a farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale affinché la tematica del telelavoro e quelle insorte sul lavoro frontaliero a seguito dell’adozione dell’assegno unico universale, possano vedere finalmente una soluzione definitiva

Il confronto con la Commissione Speciale ha permesso alle Organizzazioni sindacali di avviare un percorso che si confida sia duraturo, affinché le oltre 80.000 famiglie lombarde coinvolte possano avere una giusta rappresentanza