Più conciliazione famiglia-lavoro, approvate le nuove regole europee

Milano, 5.4.2019

Giovedì 4 aprile 2019 il parlamento europeo ha approvato le nuove regole europee su condizioni lavorative più flessibili per contrastare la sottorappresentazione delle donne nel mercato del lavoro, aumentare gli incentivi per incoraggiare i padri a richiedere i permessi familiari e promuovere la parità di genere.

“L’approvazione della direttiva ha un importante valore politico. È infatti il primo strumento di carattere normativo che è dichiaratamente collegato al pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato all’unanimità nel novembre 2017 da tutti gli stati membri – commenta Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia con delega alla Conciliazione e pari opportunità -. Inoltre rappresenta un positivo segnale da parte dell’Europa per il perseguimento di 4 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 (porre fine alla povertà; realizzare l’uguaglianza di genere; promuovere la crescita economica ed inclusiva; ridurre le disuguaglianze ndr) e per la concretizzazione del pilastro europeo dei diritti sociali”.

Il segretario confederale Cisl Andrea Cuccello ha espresso grande soddisfazione per il “primo risultato concreto dell’attuazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali che come sindacati stiamo fortemente sostenendo”. “Ci auguriamo – ha aggiunto – che questa possa essere l’occasione per aprire un dialogo con il governo anche su forme di sostegno alla contrattazione collettiva che introduca innovazioni nella conciliazione vita-lavoro, oggi non più incentivata”.

I punti chiave delle nuove norme

Si propone l’introduzione di un congedo di paternità retribuito della durata di almeno 10 giorni destinato al padre o alla figura famigliare equivalente dopo la nascita di un figlio, retribuita almeno come un giorno di permesso per malattia. Inoltre, viene previsto il diritto individuale di minimo 4 mesi di congedo parentale, di cui i primi due mesi sono retribuiti e non trasferibili da un genitore all’altro. L’importo della retribuzione prevista per il periodo non trasferibile deve essere deciso singolarmente dagli stati membri.

Le nuove regole stabiliscono anche il diritto a cinque giorni lavorativi all’anno di permesso per coloro che devono assistere familiari a carico o gravemente malati.

Le norme rafforzano inoltre i diritti dei genitori che lavorano, con figli di almeno otto anni, e ai lavoratori che prestano assistenza ai familiari a carico o gravemente malati di poter richiedere modalità di lavoro flessibili, come turni di lavoro flessibili o con orari ridotti.

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I prossimi passi

Una volta confermate le nuove regole al Consiglio, gli stati membri hanno due anni di tempo per integrarle nella propria legislazione.

 

Foto credits: AP Images/European Union-EP