Protocollo anti-crisi tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria Bergamo

Milano, 10.3.2014 
 
Ratificato oggi da Confindustria Bergamo e dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil il protocollo che punta a supportare imprese e lavoratori nella difficile fase economica.  Flessibilità organizzative e gestionali, professionalizzazione dei lavoratori, tutela e stabilità occupazionale sono alcuni dei temi al centro del confronto, che si è concluso con l’identificazione di specifici strumenti operativi. In particolare le parti hanno approfondito la procedibilità di iniziative riguardanti  i  tempi di lavoro, l’occupazione giovanile, il mantenimento e la trasmissione delle competenze, il welfare, con l’intento condiviso di completare e dare concretezza applicativa ad alcuni principi già oggetto di vari confronti realizzati negli ultimi anni. Il protocollo sintetizza le intese raggiunte  e delinea cinque linee di intervento, rese tutte operative nel trimestre marzo-giugno 2014. In particolare le iniziative riguardano: la programmazione di interventi a supporto della nuova occupazione giovanile e con prospettiva di stabilizzazione dei rapporti di lavoro, che consentano di mediare la necessaria tutela dei lavoratori e le esigenze datoriali di flessibilità nei tempi e nei modi di esecuzione delle prestazioni; la richiesta di orientare il Piano d’azione provinciale per le politiche attive anche alla valorizzazione del reinserimento al lavoro di personale a fine ciclo lavorativo; l’attivazione di una iniziativa di welfare territoriale, realizzata con il supporto dei Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo, finalizzata ad attenuare le situazioni di particolare disagio derivanti da prolungate applicazioni delle integrazioni salariali; la programmazione di interventi di formazione continua adeguati alle specifiche esigenze delle imprese e dei lavoratori coinvolti dal ricorso ad ammortizzatori sociali; la sensibilizzazione delle imprese sui rischi correlati al ricorso a procedure di appalto che dovessero coinvolgere appaltatori/subappaltatori inadeguati, promuovendo la diffusione di specifiche clausole contrattuali di garanzia, per prevenire eventuali irregolarità retributive e contributive ed evitare sia carenze di tutela per i lavoratori sia  responsabilità a carico delle imprese committenti.