Pubblico impiego e scuola, al via mobilitazione nazionale per il contratto

Milano, 28.10.2015
 
Parte il percorso di mobilitazione nazionale per il contratto dei lavoratori pubblici, deciso dalle segreterie confederali unitarie di Cgil, Cisl Uil e dalle rispettive categorie del pubblico impiego e della scuola, che culminerà con la manifestazione nazionale di sabato 28 novembre. Se non ci saranno “risposte”, ribadiscono, “sarà sciopero”. Fino al 13 novembre, spiegano, si svolgeranno le assemblee nei luoghi di lavoro per illustrare le richieste contenute nelle piattaforme di categoria; fino al 16 novembre le iniziative territoriali di mobilitazione coinvolgendo cittadinanza, ambienti accademici e culturali, parlamentari e amministratori locali; il 28 novembre, quindi, la manifestazione nazionale. “Se non ci saranno risposte sia sul fronte degli aumenti salariali, sia sulla riapertura della stagione di rinnovo dei contratti e se non verrà liberata dai vincoli esistenti la contrattazione decentrata, strumenti essenziali per migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici, verrà proclamato lo sciopero di tutti i settori pubblici e della scuola – affermano in una nota i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Serena Sorrentino, Maurizio Bernava e Antonio Foccillo – per chiedere al governo di cambiare le scelte che unilateralmente ha inserito nella legge di stabilità, mortificando sia la dignità professionale che la condizione economica dei lavoratori”. I lavoratori pubblici “si mobiliteranno con il sostegno delle confederazioni”, affermano ancora, sottolineando che “contrattazione vuol dire trasparenza, invece, con scelte unilaterali si producono solo iniquità e discriminazioni. Il sindacato continuerà la propria mobilitazione fino a che ai lavoratori pubblici non sarà restituito il diritto al contratto, alla contrattazione e ad un giusto salario”.