Quinto rapporto sul Secondo welfare: mercato, Terzo settore e comunità oltre la pandemia

Anche Cisl Lombardia è partner attivo del progetto

Milano, 27.1.2022

La pandemia di Covid-19 ha sconvolto il welfare italiano esacerbando problemi strutturali dello Stato sociale, imponendo nuove sfide che richiedono risposte inedite e, apparentemente, cambiando gli assetti che il nostro sistema sociale era andato assumendo nell’ultimo decennio. Nell’era pandemica il “pubblico” sembra infatti essere tornato con forza protagonista dell’arena del welfare, mettendo in campo risorse e competenze tali da tirare a sé le fila di ambiti di intervento che per anni erano rimasti ai margini della sua azione. Al contempo appare però chiaro che gli attori del “secondo welfare” – come aziende, fondazioni, sindacati, associazioni datoriali, consorzi, enti non profit e gruppi informali di cittadini – non hanno fatto passi indietro, ma anzi sono diventati sempre più importanti per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Il Quinto Rapporto sul secondo welfare è intitolato “Il ritorno dello Stato sociale? Mercato, Terzo Settore e comunità oltre la pandemia”, approfondisce questi elementi apparentemente in contraddizione tra loro, spiegando come solo grazie a un’azione sinergica con gli attori del secondo welfare il Pubblico possa sostenere questo rinnovato ruolo e reggere l’urto della pandemia.

Frutto di un progetto di cui anche la Cisl Lombardia è partner attivo, il quinto Rapporto sul secondo welfare verrà presentato oggi in diretta web.

“Se da un lato la pandemia ha acuito i limiti strutturali del welfare tradizionale e la sua incapacità di farvi fronte – sottolinea Franca Maino, direttrice del Laboratorio Percorsi di secondo welfare – essa sembra avere accelerato il protagonismo di Mercato, Terzo Settore e comunità, avviando nuovi processi di semplificazione e sburocratizzazione degli strumenti di erogazione dei servizi di welfare, aprendo a nuove prospettive per l’innovazione e per la costituzione di reti multiattore e il consolidamento di pratiche di coprogrammazione e coprogettazione”. “Guardando al futuro – aggiunge – le tre sfere in cui si articola il secondo welfare non solo continueranno a forni-re risposte ai bisogni sociali ma cresceranno in termini di volume e di intensità: aumenteranno le misure riconducibili al welfare di prossimità, il welfare filantropico rafforzerà la sua capacità di sostenere e orientare l’innovazione sociale e le imprese estenderanno le misure di welfare aziendale con una crescente attenzione alle ricadute territoriali. E in questo sen-so le risorse derivanti dal livello europeo saranno fondamentali per soste-nere questi mutamenti ormai in corso e ritenuti sempre più necessari”.


VISITA LA SEZIONE DEDICATA AL QUINTO RAPPORTO SUL SITO DI PERCORSI DI SECONDO WELFARE