Integrazione, le buone leggi da sole non bastano

Milano, 25.7.2016
 
E’ l’ascolto, il confronto, il dialogo la chiave di volta per realizzare un’integrazione davvero compiuta, per progettare e costruire quegli strumenti necessari a fare in modo che tutti possano sentirsi cittadini, con uguali diritti (e doveri). Ed è da qui – da un’assunto forse banale, ma troppo spesso inattuato – che parte il viaggio, promosso dall’Anolf Cisl del Friuli Venezia Giulia e di Milano, assieme alla Cisl Fvg e alla Fisascat Cisl Milano Metropoli, attraverso i luoghi dell’immigrazione e, soprattutto, delle migliori pratiche ed esperienze, legate al volontariato (Come Caritas, Croce Rossa, Cir) e al territorio. 
Sulla linea di confine più a NordEst, tra Trieste, Gorizia e Gradisca d’Isonzo con il suo Cara, il Sindacato entra nel cuore di un tema attualissimo, per superare paure, pregiudizi e lanciare la scommessa di un’integrazione vera. Che significa progetti di lunga durata, continuità degli interventi, scoperta e convivenza. Mentre proprio in questi giorni, il Prefetto del capoluogo chiede al Governo un alleggerimento per il Friuli Venezia Giulia delle presenze dei rifugiati
richiedenti asilo, si intensifica l’azione dell’Anolf. A sintetizzarla sono i presidenti dell’Associazione del Fvg e di Milano, Ahmed Faghi Elmi e Maurizio Bove: “Per diventare una società multietnica compiuta, istituzioni e organizzazioni che si occupano di immigrazione devono determinare e condividere strategie e buone prassi, agendo con tempestività e consapevolezza, per favorire la ricostruzione delle identità di chi arriva nel nostro Paese da condizioni disperate e l’inserimento a tutti gli effetti nella vita sociale, attraverso il lavoro, la partecipazione, le relazioni”. Insomma, le leggi, per quanto possano essere buone, così come quella sull’immigrazione varata dalla Regione Fvg e premiata dall’Europa, da sole non bastano. Servono tavoli tecnici snelli improntati all’operatività. Servono gli sforzi quotidiani di tutti ed, in particolare, di un volontariato che non può essere lasciato a se stesso, ma deve potersi arricchire – è stato ribadito a più riprese nel corso della tavola rotonda conclusiva, a Trieste, aperta dal segretario Cisl Fvg, Luciano Bordin – di competenze e professionalità a tutto campo e, così il caso dell’Anolf, essere supportato dalle istituzioni locali, anche attraverso il quadro delle convenzioni.
Gli aiuti da prestare sono tanti, come sa bene anche l’Associazione cislina, che, solo attraverso lo sportello di Trieste, quest’anno ha prestato oltre 2mila 800 consulenze. A
tenere banco sono le pratiche amministrative e burocratiche legate ai permessi di soggiorno, ma anche i problemi connessi al lavoro. Senza contare il sostegno psicologico per i richiedenti asilo, in fortissima crescita sul territorio. Dati alla mano della Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Gorizia, dal primo gennaio al 20 giugno, i richiedenti sono stati mille 377 (a fronte degli 894 dello stesso periodo dell’anno scorso), in massima parte afgani e pakistani e per oltre la metà analfabeti. Il 60-65% delle domande ha trovato accogliemento. Il fenomeno ell’immigrazione – è stato sottolineato anche dai rappresentanti della Commissione – va assolutamente governato, anche attraverso risposte concrete di integrazione sociale. In questa direzione stanno andando anche gli interventi della Regione Fvg, dove l’8,2 della popolazione residente è costituito da stranieri e vige un modello di accoglienza diffuso, governato dalla Prefettura, ma in stretta sinergia con la regione e i Comuni, 83 dei quali (circa il 40% sul totale) coinvolti direttamente nell’ospitalità dei rifugiati: basti pensare all’ultimo milione confermato dalla manovra di assestamento di bilancio e destinato a percorsi di avvio al lavoro e alla formazione. E nella stessa direzione va anche il progetto sindacale lanciato in via sperimentale dalla Fisascat Cisl di Milano Metropoli e dall’Anolf di Milano, illustrato a Trieste dal segretario Paolo Miranda, e volto alla partecipazione dei lavoratori stranieri all’interno della categoria.